Edilizia scolastica, pronti 330 milioni per quella leggera.
Accelerate le procedure: da oggi gli Enti Locali possono
accreditarsi per avere le risorse. La prossima settimana il bando con i fondi.
Pronti 330 milioni per l’edilizia scolastica ‘leggera’ in vista della ripresa di settembre. Si tratta di fondi PON che il Ministero dell’Istruzione metterà a disposizione la prossima settimana attraverso un avviso pubblico che sarà disponibile sul sito istituzionale. In questi giorni, insieme agli Enti Locali, si stanno definendo i criteri per la distribuzione delle risorse. Nel frattempo il Ministero ha deciso di accelerare le procedure amministrative che servono per accedere ai finanziamenti.
Già da oggi, infatti, gli Enti Locali potranno accreditarsi sulla piattaforma amministrativa attraverso la quale otterranno tutte le credenziali che serviranno per poter partecipare al bando che si aprirà la prossima settimana. Normalmente l’accreditamento avviene dopo l’uscita dell’avviso con le risorse disponibili. Con questa accelerazione sarà possibile, anticipando una parte delle operazioni, garantire l’assegnazione dei fondi entro la fine del mese di giugno.
“Come Ministero stiamo puntando sempre di più sulla digitalizzazione dei processi e sulla loro velocizzazione e semplificazione – sottolinea la Ministra Lucia Azzolina -. Troppo spesso, in passato, sono state messe a disposizione le risorse, ma poi la burocrazia, con i suoi tempi, e a causa di procedure complesse, ha frenato la spesa e i cantieri. Con il Decreto scuola abbiamo dato anche poteri commissariali a sindaci e presidenti di Provincia per poter operare rapidamente in vista della ripresa di settembre e velocizzare i cantieri. C’è una grande collaborazione istituzionale in questo momento, tutti abbiamo a cuore i nostri ragazzi e lavoriamo per il loro ritorno in classe. Questa emergenza ci ha messo duramente alla prova, ma ci sta anche spingendo a mettere in campo soluzioni che impongono una velocizzazione di processi che spesso in passato hanno rallentato il cambiamento e l’innovazione. È un aspetto che non dobbiamo sottovalutare, provando invece a trasformare la reazione e l’uscita da questa emergenza in opportunità”.
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