COVID-19: fine dell’impiego di civilisti in caso di situazione di emergenza
Per i civilisti, la maggior parte degli impieghi in caso di situazione di emergenza terminerà il 31 luglio 2020. I civilisti continueranno a fornire sostegno alle istituzioni negli ambiti della sanità, dei servizi sociali e della scuola tramite impieghi ordinari nonché ad appoggiare i Cantoni che utilizzano il sistema di Contact Tracing. In quest’ottica, l’obiettivo del CIVI è quello di intervenire, anche in fase di rigenerazione a seguito della crisi, rispondendo a esigenze effettive.
Tra il 16 marzo e il 31 luglio 2020, i civilisti hanno svolto 565 impieghi in caso di situazioni di emergenza sul territorio nazionale per far fronte alla pandemia di COVID-19. Sono stati prestati 21 215 giorni di servizio. Nella legislazione sul servizio civile, gli impieghi in caso di situazione di emergenza hanno termini di convocazione piuttosto brevi e gli istituti sono esonerati dal pagamento di tributi. Inoltre, dal 16 marzo 2020 i civilisti hanno svolto impieghi ordinari per un totale di 537 271 giorni di servizio, durante i quali hanno fornito sostegno negli ambiti della sanità, dei servizi sociali e della scuola. Quando necessario, i compiti dei civilisti legati a questo tipo d’impieghi sono stati adeguati alle esigenze della situazione coronavirus.
Contact Tracing
Al momento sono 33 i civilisti in servizio presso medici o organi direttivi cantonali che utilizzano il sistema di Contact Tracing. Si tratta di impieghi che possono durare settimane ma anche mesi.
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