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Ambiente

L’animale che avvicinava i turisti sulle spiagge del Salento è un lupo

L’esemplare che avvicinava i turisti sulle spiagge del salento è un lupo.

La conferma dalle indagini genetiche condotte dall’Ispra.

È proprio un esemplare di lupo quello che nei mesi di giugno e luglio scorsi era stato segnalato in Salento nell’area di Alimini, a nord di Otranto, un animale morfologicamente simile ad un lupo, con un comportamento estremamente confidente verso l’uomo, che ha creato notevole allarme tra i numerosi frequentatori della zona. In diverse occasioni l’animale si è avvicinato a persone, in un caso anche provocando leggere ferite. Questo comportamento anomalo è anche da mettere in relazione alla deprecabile abitudine delle persone di cercare l’animale dandogli da mangiare, nonostante un’ordinanza lo proibisse.

Per tutelare il benessere dell’animale ed escludere rischi per i frequentatori dell’area nel periodo estivo, in accordo tra ISPRA, Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia e Carabinieri forestali, è stato quindi deciso il trasferimento dell’esemplare in un’area dedicata al lupo. La cattura venne fatta il 14 luglio scorso dai tecnici del Parco Nazionale della Majella con il supporto dei Carabinieri forestali e l’animale è stato quindi trasportato nel Centro Monte Adone, dove è presente una struttura di grandi dimensioni che ospita diversi esemplari di lupo.

La conferma che si tratta di un lupo arriva dai laboratori di genetica di Ispra, che hanno condotto accurate analisi genetiche sull’esemplare; i ricercatori della sede di Ozzano hanno trovato limitate ed antiche tracce di ibridazione con il cane. Il lupo presenta segni sul collo simili a quelli lasciati da un collare, facendo sospettare che possa essere stato illegalmente tenuto in cattività, condizione che potrebbe spiegare il comportamento estremamente confidente verso l’uomo.

Questo episodio evidenzia ancora una volta l’importanza di non avvicinarsi e soprattutto non dare mai cibo agli animali selvatici, per non mettere in pericolo gli stessi animali ed evitare possibili rischi per l’uomo.

Link Ispra – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

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