Coronavirus: prolungamento delle misure per il mantenimento della giustizia
Singole misure volte a garantire il funzionamento della giustizia continuano a essere necessarie e sono pertanto prolungate. Il Parlamento ha approvato l’emanazione della necessaria base legale nel quadro della legge COVID-19. Per garantire il funzionamento senza interruzioni, nella seduta del 25 settembre 2020 il Consiglio federale ha adottato la proroga dell’ordinanza COVID-19 sulla giustizia e sul diritto procedurale, adeguando al contempo le disposizioni all’evoluzione della situazione epidemiologica. L’ordinanza resterà in vigore al massimo fino al 31 dicembre 2021.
Nel quadro della situazione straordinaria regnante il 16 aprile 2020, per mantenere in funzione i tribunali e le autorità il Consiglio federale ha emanato, in virtù dell’articolo 185 capoverso 3 della Costituzione federale, l’ordinanza COVID-19 sulla giustizia e sul diritto procedurale. Secondo quanto previsto attualmente, questa ordinanza di necessità rimane in vigore fino a fine settembre 2020.
Poiché ritiene che l’ordinanza si sia dimostrata efficace e continui a essere necessaria alla luce dell’attuale situazione epidemiologica, il Consiglio federale intende prolungarne la validità. Con il messaggio concernente la legge COVID-19, il 12 agosto 2020 ha proposto al Parlamento di creare la base legale per queste misure. La legge è stata approvata dal Parlamento durante la sessione autunnale e l’ordinanza può quindi essere prolungata fino a fine 2021. Se dovesse essere indetto un referendum facoltativo contro la legge COVID-19 e la legge successivamente respinta, l’ordinanza cesserebbe di essere in vigore.
Le videoconferenze continuano a essere possibili
Parallelamente alla proroga della scadenza, il Consiglio federale ha deciso di modificare il tenore dell’ordinanza effettuando gli adeguamenti imposti dalla situazione epidemiologica e dalle vigenti misure a livello federale e cantonale. In futuro, il ricorso eccezionale a videoconferenze durante le udienze e gli esami testimoniali nell’ambito dei procedimenti civili rimarrà possibile soltanto a condizioni inasprite. Continuerà a trattarsi di una possibilità supplementare a disposizione dei giudici e non di un obbligo. Per principio è necessario il consenso delle parti.
Inoltre, il ricorso alle videoconferenze è ammesso soltanto se
- una parte, o il suo rappresentante, oppure eventualmente un membro del tribunale lo richiede e rende credibile di appartenere a una delle categorie di persone particolarmente a rischio in relazione al coronavirus, purché non vi si oppongano motivi gravi,
- sussiste una particolare urgenza.
Le modifiche dell’ordinanza COVID-19 sulla giustizia e sul diritto procedurale entrano in vigore il 26 settembre 2020 e la loro durata di validità corrisponde a quella della legge COVID-19, ossia fino al 31 dicembre 2021. L’ordinanza potrà essere abrogata in parte o completamente oppure modificata già prima se non sarà più necessario mantenerla.
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