Il Consiglio federale vuole tutelare l’ambiente e i diritti umani, ma la responsabilità prevista dall’iniziativa è eccessiva.
Berna, 06.10.2020 – Il 29 novembre 2020 il Popolo svizzero sarà chiamato a votare sull’iniziativa popolare “Per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente” (cosiddetta Iniziativa multinazionali responsabili). Anche il Consiglio federale desidera migliorare la tutela dei diritti umani e dell’ambiente, ma ritiene che l’iniziativa imbocchi la via sbagliata. Sostiene dunque il controprogetto del Parlamento, che prevede nuovi obblighi di diligenza e di rendiconto per le imprese svizzere. Le disposizioni proposte nel controprogetto entrano in vigore soltanto se l’iniziativa è respinta.
L’Iniziativa multinazionali responsabili esige che in futuro le imprese svizzere siano chiamate a rispondere non più soltanto del proprio comportamento scorretto bensì anche di quello delle loro filiali e dei fornitori economicamente dipendenti. Questa forma di responsabilità tanto estesa sarebbe unica a livello internazionale e mancherebbe ampiamente l’obiettivo, come ha spiegato martedì ai media la consigliera federale Keller-Sutter, capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP). Consiglio federale e Parlamento respingono pertanto l’iniziativa.
Già oggi le imprese svizzere rispondono dei danni causati all’estero
Già oggi le imprese svizzere rispondono dei danni all’estero per i quali sono responsabili. Ciò è giusto, come ha sottolineato la consigliera federale Keller-Sutter. La nuova normativa sulla responsabilità delle imprese prevista dall’iniziativa rappresenterebbe per contro un’unicità a livello mondiale e sfavorirebbe dunque le imprese svizzere rispetto alla concorrenza straniera. In tal modo l’iniziativa metterebbe a rischio sia posti di lavoro e benessere in Svizzera sia investimenti di imprese svizzere nei Paesi emergenti e in via di sviluppo.
Il Consiglio federale punta su nuovi obblighi di trasparenza e di diligenza
Il Consiglio federale attribuisce grande importanza ai diritti umani e all’ambiente. Intende pertanto pure responsabilizzare maggiormente le imprese e creare più trasparenza rispetto a oggi. Sostiene quindi il controprogetto indiretto adottato dal Parlamento. Il controprogetto rinuncia a nuove norme sulla responsabilità ma introduce obblighi di rendiconto e di verifica della diligenza che, contrariamente all’iniziativa, sono coordinati a livello internazionale. Prevede inoltre che le imprese che non ottemperano agli obblighi di rendiconto siano sanzionate con una multa di fino a 100.000 franchi. Il controprogetto entra tuttavia in vigore soltanto se l’Iniziativa multinazionali responsabili è respinta.
Respingere l’iniziativa significa accettare il controprogetto indiretto
Per la consigliera federale Keller-Sutter è chiaro che un no all’iniziativa non comporta una riduzione della tutela dell’ambiente e dei diritti umani. Respingere l’iniziativa significa piuttosto accettare i nuovi obblighi di rendiconto e di verifica della dovuta diligenza nonché le nuove disposizioni sanzionatorie per le imprese che non li rispettano. Il Consiglio federale sostiene pertanto il controprogetto indiretto del Parlamento e raccomanda al Popolo di respingere l’Iniziativa multinazionali responsabili.
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