Discusso il nuovo pacchetto europeo in materia di asilo e migrazione.
Berna, 08.10.2020 – L’8 ottobre 2020, la consigliera federale Karin Keller-Sutter si è intrattenuta con i suoi omologhi europei in occasione della videoconferenza del Consiglio dei ministri di giustizia e degli interni dell’UE (Consiglio GAI), dedicata in primo luogo al nuovo pacchetto proposto nei settori dell’asilo e della migrazione. Il pacchetto tiene conto anche delle richieste della Svizzera, che da anni si adopera a favore di un sistema d’asilo europeo solidale e a prova di crisi. L’altro argomento all’ordine del giorno è stata la cooperazione migratoria con Stati al di fuori dell’UE.
Nella videoconferenza, la Commissione europea ha dapprima illustrato il nuovo pacchetto proposto nei settori dell’asilo e della migrazione. Presentato il 23 settembre 2020, il pacchetto contiene in particolare cinque proposte di adeguamenti legislativi finalizzati a reimpostare il sistema d’asilo europeo e altri ambiti della politica migratoria europea. I ministri hanno quindi discusso come impostare le delibere sul nuovo pacchetto, concludendo che la portata, la complessità e la rilevanza politica della proposta richiedono un modo di procedere accurato e graduale.
Si apre uno spiraglio per una politica migratoria europea
La consigliera federale Keller-Sutter ha dichiarato la disponibilità della Svizzera ad assumere un ruolo costruttivo e a fornire un contributo attivo. Ha affermato che il nostro Paese apprezza in particolar modo l’approccio globale scelto nell’affrontare le sfide migratorie e ritiene molto importanti l’esame delle domande d’asilo mediante procedure rapide ed eque in loco nonché una maggiore protezione delle frontiere esterne. Altrettanto fondamentali sono una politica congiunta e procedure comuni in materia di rimpatrio.
La Svizzera sta attualmente esaminando le proposte di adeguamenti legislativi, in particolare per analizzare gli aspetti rientranti nel campo di applicazione degli accordi di associazione a Schengen e Dublino.
Rafforzare il coordinamento nei Balcani occidentali
I ministri sono poi stati informati in merito a due iniziative di cooperazione migratoria con alcuni Stati di provenienza e di transito dei richiedenti l’asilo. Le iniziative riguardano le regioni dell’Africa settentrionale e dei Balcani occidentali e prevedono una cooperazione più intensa in ambito migratorio. Sarà ad esempio istituita una piattaforma di coordinamento per i Balcani occidentali, allo scopo di incoraggiare gli sforzi congiunti nella regione, di contenere la migrazione irregolare e di intensificare le relazioni dell’UE con i Paesi in questione. La Svizzera è espressamente favorevole agli sforzi comuni per proteggere le frontiere esterne, combattere la tratta di esseri umani e gestire il rimpatrio. È disposta a partecipare agli sforzi e a fornire un contributo attivo.
Incontri periodici dei ministri di giustizia e degli affari interni
I ministri di giustizia e degli affari interni dei 27 Stati UE si riuniscono a intervalli di due o tre mesi. Il Capo del Dipartimento federale di giustizia e polizia rappresenta la Svizzera e partecipa agli incontri nel quadro del comitato misto Schengen, insieme agli altri Stati associati a Schengen e Dublino. L’appuntamento dell’8 ottobre 2020 è il secondo svoltosi sotto la presidenza tedesca. L’attuale situazione pandemica ha reso necessario un incontro virtuale.
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