La società UPS sanzionata per violazione dell’obbligo di fornire informazioni.
Berna, 15.10.2020 – Con decisione del 23 giugno 2020, la Commissione federale delle poste (PostCom) ha ingiunto all’UPS United Parcel Service (Svizzera) SA di pagare le tasse di vigilanza arretrate per gli anni 2015 – 2018 più gli interessi di mora del 5 per cento. L’UPS aveva adempiuto solo parzialmente al suo obbligo legale di fornire informazioni. All’impresa è stata inoltre inflitta una sanzione amministrativa di CHF 104 000. La decisione della PostCom è passata in giudicato.
L’articolo 23 capoverso 2 della legge sulle poste (LPO) prevede che i fornitori di servizi postali sono tenuti a presentare annualmente alla PostCom e al segretariato specializzato la documentazione necessaria per verificare l’adempimento dei requisiti legali. Sulla base del fatturato e del volume di invii notificati dal fornitore, la PostCom elabora annualmente una statistica per monitorare il mercato postale. Le cifre relative al volume e al fatturato servono anche come base per il calcolo delle tasse di vigilanza che i fornitori di servizi postali soggetti all’obbligo di notifica con un fatturato di almeno CHF 500 000 devono pagare ogni anno.
Reporting incompleto
Dal 2012 UPS United Parcel Service (Svizzera) SA è registrata come fornitore di servizi postali soggetto all’obbligo di notifica ordinaria. Nell’ambito della verifica del reporting per il 2018, nell’estate del 2019 il segretariato specializzato ha constatato che il fatturato e il volume di invii dichiarati superavano i valori inizialmente notificati. Per questo motivo ha avviato contro UPS una procedura di vigilanza per possibile violazione dell’obbligo di fornire informazioni.
La documentazione e le informazioni presentate da UPS nell’ambito della procedura di vigilanza hanno evidenziato che i dati originariamente notificati per gli esercizi 2015 – 2018 erano incompleti. Nel complesso il fatturato e il volume dichiarati erano nettamente inferiori ai dati effettivi. Di conseguenza, anche le tasse di vigilanza a carico di UPS sono risultate molto inferiori rispetto all’importo dovuto sulla base dell’effettiva attività postale.
Diligenza carente
Da un fornitore leader sul mercato postale svizzero come UPS ci si può aspettare che adempia ai propri obblighi legali con la necessaria diligenza. Fornendo informazioni incomplete e poco accurate a PostCom, UPS ha pagato tasse di vigilanza molto inferiori, e ha distorto le statistiche dei servizi postali. Tenendo conto di tutte le circostanze aggravanti o attenuanti, la PostCom ha pertanto ritenuto giustificata una sanzione amministrativa di CHF 104 000, oltre al pagamento retroattivo delle tasse di vigilanza.
Pubblicazione sul sito internet di PostCom
In aggiunta al recupero delle tasse di vigilanza arretrate, secondo l’articolo 24 capoverso 2 lettera b LPO la PostCom può pubblicare in forma adeguata l’accertamento della violazione. La PostCom pubblicherà pertanto sul proprio sito la decisione del 23 giugno 2020, nel pieno rispetto del segreto di affari di UPS, per informare le altre imprese soggette all’obbligo di notifica e il pubblico in merito alla violazione dell’obbligo di fornire informazioni. La decisione con i dati sensibili oscurati può essere consultata al seguente indirizzo:
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