Prevenzione sismica: la Confederazione aggiorna il suo programma di misure
La Confederazione intende rafforzare la prevenzione sismica nella sua sfera di competenza: nella sua seduta dell’11 dicembre 2020, il Consiglio federale ha preso atto delle attività del quadriennio 2017-2020 e aggiornato il programma di misure per il periodo 2021-2024. Fra i punti salienti spiccano l’intensificazione della collaborazione con i Cantoni, l’ulteriore sviluppo della pianificazione preventiva in caso di sisma e il controllo della qualità nell’edilizia antisismica nella sfera di competenza della Confederazione.
I terremoti sono un fenomeno piuttosto raro in Svizzera, ma rappresentano tuttavia un pericolo reale da non sottovalutare (cfr. riquadro 1). L’11 dicembre 2000 il Consiglio federale aveva adottato un programma di misure, con l’obiettivo di garantire una gestione integrata del rischio sismico a livello federale (cfr. scheda). Il programma viene aggiornato ogni quattro anni. Nella sua seduta dell’11 dicembre 2020, il Consiglio federale ha preso atto delle attività svolte negli ultimi quattro anni e definito i punti salienti per il quadriennio successivo (2021-2024).
Intensificazione della collaborazione e del coordinamento con i Cantoni
La gestione del rischio sismico è prevalentemente di competenza dei Cantoni. Nell’ultimo ventennio in cui ha attuato il suo programma di misure (cfr. riquadro 3 e scheda), la Confederazione ha acquisito molte esperienze e sviluppato importanti strumenti esecutivi. Citiamo ad esempio un metodo di gestione del rischio sismico per i proprietari di numerosi grandi edifici. La Confederazione intende promuovere e rafforzare ulteriormente la prevenzione sismica attraverso progetti comuni, supporto tecnico e uno scambio più intenso con i Cantoni e gli altri attori.
Primo modello svizzero del rischio sismico: predisporre basi consolidate
Un modello svizzero del rischio sismico sviluppato sotto l’egida del Servizio Sismico Svizzero (SED) del Politecnico federale di Zurigo sarà attivato nel 2022. Partendo da questa base, la Confederazione e i Cantoni potranno allestire le panoramiche dei rischi. Il modello consente alle autorità di farsi rapidamente un’idea dei possibili danni in caso di sisma. Inoltre si fonda su una stima aggiornata periodicamente della pericolosità sismica, considera l’influsso del sottosuolo locale come pure la vulnerabilità e il valore di edifici e infrastrutture.
Pianificazione nazionale della prevenzione sismica
La Confederazione, appoggiandosi alle conoscenze, in particolare dell’analisi nazionale dei rischi correlati a catastrofi e situazioni d’emergenza, elaborerà una pianificazione nazionale della prevenzione sismica. Questo strumento fornirà una base comune a Confederazione, Cantoni e gestori di infrastrutture importanti (p. es. FFS, Swissgrid) per gestire gli effetti di un sisma e per riparare le opere e le infrastrutture distrutte o danneggiate (cfr. riquadro 2). La pianificazione consentirà agli attori di allestire a partire dal 2025 gli strumenti esecutivi ancora mancanti (piani di prevenzione, piani d’emergenza, piani di ripristino).
Riduzione del rischio con un’edilizia antisismica
L’edilizia antisismica rappresenta un compito permanente: dagli inventari della sicurezza sismica dei principali edifici di proprietà della Confederazione, e dei ponti delle strade nazionali, la Confederazione ha determinato gli oggetti per i quali occorre migliorare la sicurezza sismica. Tali oggetti saranno risanati al più tardi entro fine 2035. Per i progetti che rientrano nella sua sfera di competenza, la Confederazione controlla il rispetto dei requisiti di sicurezza sismica vigenti.
Pericolosità sismica e potenziale di danno in Svizzera
Rispetto ad altri Paesi europei, la Svizzera presenta un rischio sismico medio, caratterizzato da differenze regionali: il Vallese è la regione più esposta, seguito da Basilea, Grigioni, valle del Reno sangallese, Svizzera centrale e resto del Paese. Non esistono in Svizzera regioni del tutto prive di rischio sismico. Un terremoto di magnitudo di quasi 6,5 come quello del 1356 nella regione di Basilea provocherebbe oggi danni per un importo totale compreso tra 50 e 100 miliardi di franchi, mentre uno di magnitudo di 6,0 circa, come quello del 1601 nella Svizzera centrale, causerebbe danni per 10-20 miliardi di franchi. In media, la terra trema in Svizzera da 500 a 800 volte ogni anno. Tuttavia solo 10-15 di questi sismi superano una magnitudo di 2,5 e sono quindi percettibili. L’ultimo terremoto percettibile di magnitudo compresa tra 3,9 e 4,4 è stato registrato a fine ottobre/inizio novembre nella regione di Glarona.
Finanziamento della ricostruzione
Gli sforzi volti a introdurre un’assicurazione obbligatoria contro i terremoti attraverso una modifica della Costituzione federale o un concordato cantonale non hanno finora ricevuto il necessario sostegno politico. Considerata l’insufficiente copertura, è prevedibile che, in caso di eventi sismici importanti, i Cantoni richiedano contributi federali straordinari per finanziare la ricostruzione di opere pubbliche e private. Nel quadro del periodo di misure precedente (2017-2020), la Confederazione ha già elaborato per precauzione un piano di gestione delle domande cantonali.
Nello stesso periodo, i Cantoni e le compagnie d’assicurazione, con il supporto tecnico della Confederazione, hanno elaborato un piano per l’allestimento di un’organizzazione di gestione dei sinistri. L’obiettivo di tale organizzazione è la registrazione rapida e uniforme dei danni agli immobili per poter stimare i costi di ricostruzione. I Cantoni dovranno pertanto decidere su eventuali aiuti finanziari straordinari da ripartire equamente fra le persone colpite. La decisione dei Cantoni in merito all’organizzazione della gestione dei sinistri è attesa per la primavera 2021.
compiti della Confederazione nella gestione dei rischi sismici
La gestione dei terremoti è prevalentemente di competenza dei Cantoni. La Confederazione è responsabile della protezione sismica delle opere e degli impianti di sua proprietà. Quale autorità di vigilanza, la Confederazione vigila, soprattutto nel quadro degli impianti infrastrutturali (p. es. gli impianti ferroviari), affinché siano rispettati i requisiti di sicurezza sismica. Inoltre, è responsabile del monitoraggio sismico, l’allarme e la stima a livello nazionale della pericolosità e del rischio. In via sussidiaria, in caso di evento la Confederazione può sostenere i Cantoni nel quadro della protezione della popolazione in situazioni straordinarie.