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Scienza e fede: nuovo attacco ad SRM

Logo SRM - Science and Religion in Media

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Mentre noi cerchiamo di contribuire ad un dialogo equilibrato tra fede e scienza, c’è ancora chi si diverte o forse in qualche modo lucra attaccando i nostri siti web.

Questi individui hanno colpito con un nuovo un attacco informatico il precedente sito web SRM, ormai reindirizzato al nuovo attuale sito web www.srmedia.info di questo giornale online. Sfruttando una vulnerabilità dovuta ad una precedente versione che pur non volendo eravamo costretti a conservare online. Abbiamo risolto il problema, peraltro piuttosto sgradevole, nella settimana appena conclusa, appena possibile dopo averlo riscontrato.

Ci scusiamo con i nostri lettori degli eventuali inconvenienti verificatisi. Stiamo effettuando in questi giorni ulteriori verifiche e adeguamenti, recuperando informazioni utili dal punto di vista tecnico e per la formalizzazione delle relative denunce.

Non è la prima volta che ciò si verifica, e nel 2017 e successivamente era stato attaccato anche il presente sito web, creando perdite di dati e difficoltà progressivamente crescenti, fino ad essere critiche, nel visitare e navigare correttamente il sito del nostro giornale. Un giornale che come sapete non “fa politica”, ma si occupa di informazione giornalistica e analisi e indagine sul rapporto tra fede e scienza e sul modo in cui ne parlano i mezzi di comunicazione.

In entrambi i casi, possiamo dire che l’obiettivo sembra sia stato anche causare ai siti web SRM perdite di indicizzazioni e ranking, e di visibilità. Parliamo di un sito, quello attuale, che pur essendo a dir poco specialistico, fino al precedente attacco era arrivato anche ad oltre 40.000 visualizzazioni giornaliere, e continuava a crescere.

Come già nei casi precedenti, ad oggi non abbiamo indicazioni certe sui motivi di questi attacchi, visto pure che non abbiamo un orientamento apologetico o di evangelizzazione, ammesso che ciò possa essere comunque una potenziale ragione. Possiamo però ipotizzare alcune ragioni, alla luce pure degli attacchi precedenti, delle modalità con cui sono stati finora attuati, e dei danni specifici che sono stati “cercati”.

Saranno le indagini delle autorità giudiziarie a darci, presumiamo, maggiori certezze.

Nuovamente, dubitiamo che vi siano ragioni ideologiche. Pur occupandoci di questioni anche potenzialmente critiche dal punto di vista filosofico, religioso o politico, la nostra linea editoriale e scientifica è dialogante e alla ricerca di un confronto equilibrato e rispettoso, tra visioni intellettuali e filosofiche anche opposte. Quindi difficilmente – se non in modi strumentali – possiamo essere visti o catalogati come “avversari”. E se ciò accadesse, sarebbero i primi dissensi in oltre 14 anni di attività. Dissensi manifestati in modi comunque sproporzionati e illegittimi.

Non abbiamo nemmeno trovato o ricevuto rivendicazioni o messaggi: gli attacchi sembrano essere anonimi, il che li rende ancor meno comprensibili. Come dicevamo, capiremo più avanti dalla indagini, speriamo, chi e perché ha pensato fosse utile o persino divertente colpire i nostri siti web e giornali, e le fatiche e i sacrifici di tutti questi anni. O forse in qualche modo poteva o sperava di lucrarci sopra, in modi che la logica – la ragione appunto – e l’etica rendono impossibile capire e accettare.

Come già precedentemente, vi preghiamo di segnalarci eventuali riscontri su pagine o funzionalità ancora errate del sito, per eventuali ulteriori attacchi. A maggior ragione qualora potessero avere qualche particolare valenza o significato, o costituire un indizio di qualche tipo.

Paolo Centofanti.

Direttore SRM, Direttore Fede e Ragione, Direttore editoriale e responsabile sviluppo e innovazione ComunicatiTematici.ch.