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Svizzera: la Commissione consultiva per l’agricoltura appoggia la proroga della moratoria sugli OGM

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Svizzera: la Commissione consultiva per l’agricoltura appoggia la proroga della moratoria sugli OGM.

Berna, 01.02.2021 – La Commissione consultiva per l’agricoltura (CCA), istituita dal Consiglio federale, si è informata sul contesto dell’attuale consultazione concernente la proroga della moratoria sugli organismi geneticamente modificati (OGM) fino a fine 2025. La maggioranza della CCA è favorevole alla proroga proposta dal Consiglio federale. Allo stesso tempo, la ricerca e lo sviluppo di piante resistenti alle malattie vanno promossi con coerenza e le questioni aperte devono essere chiarite, in particolare come può essere garantita la libertà di scelta per gli agricoltori e i consumatori.

La CCA è favorevole alla proroga della moratoria a livello nazionale. La proposta del Consiglio federale di estendere la moratoria alle nuove procedure di ingegneria genetica solleva, però, controversie in seno alla CCA. Queste nuove procedure comprendono una serie di tecniche il cui denominatore comune è la modifica mirata del genoma. A differenza dei metodi convenzionali d’ingegneria genetica, si spera che le nuove procedure permettano di effettuare modifiche mirate con relativa facilità, anche senza introdurre geni estranei alla specie, e quindi di progredire più rapidamente nel campo della selezione. Tuttavia, tali mutazioni nel materiale vegetale non potrebbero praticamente essere rintracciate dagli agricoltori o dai consumatori.

La maggioranza della CCA ritiene che la selezione effettuata applicando le nuove procedure possa dare un contributo significativo per migliorare l’efficienza delle risorse in agricoltura, ridurre l’uso di prodotti fitosanitari e adattare le colture ai cambiamenti climatici. Inoltre, la ricerca e lo sviluppo hanno bisogno di condizioni quadro più favorevoli per sviluppare ulteriormente le competenze specifiche sui nuovi metodi di selezione, anche in vista delle sfide globali che si profilano. Tuttavia, secondo la Commissione, questo è possibile solo se, nel rispetto del principio di precauzione, i nuovi metodi di selezione vengono valutati in modo differenziato in base al rischio e non assoggettati in modo generalizzato alle attuali norme restrittive sugli OGM.

Per la CCA è fondamentale, inoltre, concentrarsi sulla libertà di scelta al fine di chiarire, entro il 2026, come poterla garantire agli agricoltori e ai consumatori. A tal fine, occorre sviluppare e sperimentare nuovi metodi di tracciabilità orientati al pro-cesso. La CCA si era già occupata intensamente delle nuove procedure di selezione più mirate che si avvalgono dell’ingegneria genetica nella legislatura 2013-2016, ponderandone i rischi e le opportunità.

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