Earth Day 2021, Cingolani: momento difficile per pianeta, serve sforzo di tutti.
ROMA, 22 aprile 2021 – “#EarthDay2021, la giornata della Terra, arriva quest’anno in un momento difficile per la nostra civiltà, che oltre alla battaglia per il contenimento dei gas serra e il raggiungimento dell’equilibrio climatico, si è trovata ad affrontare anche una devastante pandemia”. Così il Ministro dell’Ambiente, Roberto Cingolani, in occasione dell’Earth Day 2021. “In un Pianeta sempre più affollato – aggiunge il Ministro – dove troppe persone ancora non hanno cibo a sufficienza, non dispongono di energia elettrica e non hanno accesso all’acqua potabile, si lavora per garantire a tutti una vita dignitosa nel rispetto dell’ambiente”.
Un anno cruciale, spiega il Ministro, in cui l’Italia, partner del Regno Unito, si impone sulla scena globale con l’organizzazione della COP 26 di Glasgow, la conferenza Onu sui cambiamenti climatici. L’Italia quest’anno presiede anche il G20, assumendo un ruolo di primissimo piano sul terreno climatico-ambientale internazionale, e lavorando a importanti sinergie per puntare a conseguire risultati ambiziosi.
Una discussione sul futuro del Pianeta non può svolgersi senza la partecipazione e il contributo dei giovani, per questo motivo è nato “Youth4Climate”, l’evento che precede la Pre COP 26 di Milano. Giovani attivisti, selezionati tra le principali organizzazioni e movimenti di tutto il mondo, presenteranno le loro proposte, maturate in una serie di incontri assieme a figure di alto profilo istituzionale, che alimenteranno i negoziati di PRE-COP e COP.
Earth Day 2021 sarà ricordato anche per l’importante decisione dell’Unione Europa di tagliare le emissioni del 55% entro il 2035: una scelta che attesta l’Europa come continente leader nella battaglia contro i cambiamenti climatici.
“Come Europa – afferma il Ministro – siamo stati i primi a badare seriamente al problema, ma l’Europa da sola produce circa il 10% dei gas climalteranti. Ciò significa che, anche se ci impegniamo e facciamo grandissimi sacrifici per diventare emissioni zero al 2050, il nostro sforzo potrebbe essere annullato da qualche grande Paese che non fa altrettanto”.
Il Ministro ha dunque spiegato che “serve consapevolezza internazionale, e capire che occorre uno sforzo di squadra: la pandemia ha contribuito a farci avere la coscienza diffusa che quando c’è un grande problema, questo non è solo di un Paese”.