Le persone tenute a partire devono poter essere obbligate a effettuare un test COVID-19.
Berna, 23.06.2021 – Chi deve lasciare la Svizzera deve poter essere obbligato a effettuare un test COVID-19 se non è altrimenti possibile eseguire l’allontanamento. Quest’obbligo riveste una particolare importanza per i Cantoni, che sono responsabili dell’esecuzione degli allontanamenti. Nella seduta del 23 giugno 2021, il Consiglio federale ha avviato la procedura di consultazione per modificare in questo senso la legge federale sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI). Le nuove disposizioni, che consentiranno di evitare costi elevati soprattutto per i Cantoni, devono entrare in vigore al più presto e rimanere applicabili fino alla fine del 2022.
Le persone che devono lasciare la Svizzera non possono al momento essere obbligate a effettuare un test COVID-19. Rifiutando il test, possono ostacolare l’esecuzione del loro allontanamento. La modifica della LStrI crea la base giuridica per introdurre l’obbligo di sottoporsi a un test. Spetta alle autorità cantonali d’esecuzione ordinare ed effettuare tali test.
Sempre più persone obbligate a partire rifiutano il test COVID-19
I Cantoni sono responsabili dell’esecuzione degli allontanamenti di persone obbligate a partire. Questo compito è però al momento ostacolato dal fatto che molti Paesi di provenienza e Stati Dublino richiedono un tampone negativo per riammettere le persone allontanate dalla Svizzera. Anche molte compagnie aeree trasportano solo passeggeri con tampone negativo.
Per scampare all’allontanamento, sempre più persone del settore dell’asilo e degli stranieri obbligate a lasciare il Paese si rifiutano quindi di sottoporsi a un test COVID-19. Quest’anno nei centri federali d’asilo sono già stati segnalati più di 50 casi di questo tipo, ai quali si aggiungono i casi delle persone obbligate a partire che sono ospitate nei Cantoni.
Il blocco degli allontanamenti comporta costi elevati
Il blocco degli allontanamenti comporta costi supplementari per i Cantoni nel settore del soccorso di emergenza nonché spese aggiuntive per la Confederazione e i Cantoni nel settore della carcerazione amministrativa. Si rivela pertanto necessario agire rapidamente. Il Consiglio federale ha quindi ridotto a due settimane il termine per la consultazione invitando il Parlamento federale a dichiarare urgente la modifica della LStrI e a farla entrare subito in vigore. Le nuove disposizioni saranno applicabili fino al 31 dicembre 2022.
Le persone obbligate a lasciare la Svizzera perché non bisognose della protezione del nostro Paese hanno la possibilità di farlo in maniera volontaria, eventualmente beneficiando di un aiuto al ritorno. I rinvii vengono ordinati solo se queste persone si rifiutano di lasciare il Paese volontariamente. L’esecuzione degli allontanamenti è essenziale per assicurare la credibilità e l’accettazione della politica d’asilo svizzera. Solo le persone bisognose di protezione devono poter usufruire delle strutture d’asilo.
Prorogata l’ordinanza COVID-19 asilo
Il Consiglio federale ha inoltre deciso di prorogare l’ordinanza COVID-19 asilo fino al 31 dicembre 2021. All’inizio di aprile 2020, il Consiglio federale ha adottato misure specifiche per il settore dell’asilo prorogandole già più volte. Queste misure riguardano in particolare lo svolgimento delle interrogazioni, la garanzia di sufficienti alloggi nei centri federali nonché la proroga del termine di partenza nelle procedure d’asilo e di allontanamento.