L’ex aerodromo militare di Buochs in futuro sarà utilizzato solo a scopo civile.
Berna, 17.08.2021 – L’Ufficio federale dell’aviazione civile UFAC ha approvato la trasformazione dell’ex aerodromo militare di Buochs (NW) in un campo d’aviazione civile. Ha rilasciato alla società Airport Buochs AG (ABAG) l’autorizzazione di esercizio per il campo d’aviazione, approvando inoltre i piani per gli impianti infrastrutturalie il regolamento d’esercizio.
L’ex aerodromo militare di Buochs è coutilizzato a scopo civile dal 1946. Dal 2005 la società Airport Buochs AG (ABAG) gestisce la parte civile dello scalo. Dopo che, nel 2017, il Consiglio federale aveva deciso di porre definitivamente fine all’utilizzazione dell’aerodromo a scopi militari, la società die ABAG ha presentato all’UFAC una domanda di trasformazione dello scalo in un campo d’aviazione civile.
La domanda comprende il rilascio dell’autorizzazione di esercizio, l’approvazione del regolamento d’esercizio e l’approvazione dei piani per gli impianti infrastrutturali che continueranno a essere utilizzati. L’attenzione è incentrata sugli attuali edifici militari, che verranno destinati a uso civile, sugli ostacoli nella striscia di sicurezza della pista, che saranno smantellati, e sulle misure generali di drenaggio (Genereller Entwässerungsplan GEP). La società ABAG ha inoltre chiesto all’UFAC di poter continuare a utilizzare i tendoni adibiti ad hangar e di poter adottare misure per rafforzare la sicurezza lungo la Herdernstrasse. Questa strada pubblica attraversa l’aerodromo, incrociano la pista e una delle vie di rullaggio.
Durante il deposito pubblico dei documenti di consultazione sono state inoltrate 11 opposizioni. È pertanto stato eseguito uno studio sull’impatto ambientale, in collaborazione con il Cantone Nidvaldo e l’Ufficio federale dell’ambiente. Grazie alla valutazione positiva della domanda e dell’esame sull’impatto ambientale, l’UFAC ha dato il nulla osta al cambiamento di destinazione dell’aerodromo di Buochs. La società ABAG dovrà tuttavia soddisfare una lunga serie di oneri, tra cui ad esempio il risanamento delle strutture di drenaggio.
L’UFAC ha limitato temporaneamente a 16 800 il numero annuo di movimenti con velivoli a motore (decolli e atterraggi). In un secondo tempo, nel quadro della prevista sostituzione degli edifici esistenti, l’Ufficio valuterà nuovamente il numero di movimenti aerei ammessi. Contro la decisione dell’UFAC può essere interposto ricorso dinanzi al Tribunale amministrativo federale.
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