Cultura, arte, economia, scienza, ambiente, religione, sport, salute

Ambiente

Il Consiglio federale sostiene la proroga fino al 2024 degli strumenti non contestati della legge sul CO2

mappa Svizzera Google Maps

Il Consiglio federale svizzero sostiene la proroga fino al 2024 degli strumenti non contestati della legge sul CO2.

Berna, 17.09.2021 – Il Consiglio federale è favorevole alla proroga fino a fine 2024 degli strumenti dell’attuale legge sul CO2, la cui scadenza era prevista a fine 2021. Lo ha comunicato nella sua presa di posizione del 17 settembre 2021 relativa al rapporto della CAPTE-N concernente l’iniziativa parlamentare 21.477 «Prorogare l’obiettivo di riduzione dell’attuale legge sul CO2». Con la proposta di modifica della legge sul CO2 si intende mantenere l’obiettivo climatico della Svizzera fino al 2024. Inoltre si vuole offrire alle aziende svizzere la possibilità di mantenere l’esenzione dalla tassa sul CO2. Al contempo verrebbe prorogato l’obbligo di compensazione relativo alle emissioni di CO2, che vige per gli importatori di carburanti e che prevede l’attuazione, in Svizzera e ora anche all’estero, di progetti di protezione del clima.

Diverse misure dell’attuale legge sul CO2 sono a tempo determinato e giungono a scadenza a fine 2021. L’adozione della legge sul CO2 riveduta avrebbe consentito di prorogarle. Tuttavia, poiché il relativo progetto di legge è stato respinto in votazione popolare il 13 giugno 2021, queste misure decadranno.

A partire dal 2022, la Svizzera sarebbe così priva dell’obiettivo di riduzione delle emissioni di gas serra stabilito dalla legge. Gli importatori di combustibili fossili come la benzina e il diesel non sarebbero quindi più tenuti a investire in progetti di compensazione delle emissioni volti a proteggere il clima. Per le aziende svizzere verrebbe infine a decadere l’esenzione dalla tassa sul CO2 di cui beneficerebbero se fossero soggette all’impegno di riduzione delle emissioni.

Nell’intento di prevenire questo scenario, l’iniziativa parlamentare 21.477 della Commissione dell’ambiente, della pianificazione del territorio e dell’energia del Consiglio nazionale (CAPTE-N) propone di prorogare l’obiettivo di riduzione fino al 2024 come pure gli strumenti non contestati della legge sul CO2.

Il Consiglio federale sostiene la modifica della legge sul CO2 proposta dalla CAPTE-N. Tuttavia, la riduzione delle emissioni dell’1,5 per cento l’anno rispetto al 1990 proposta nell’iniziativa sarà insufficiente per dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e raggiungere così l’obiettivo delle emissioni nette pari a zero entro il 2050. In questo contesto, il Consiglio federale ritiene quindi importante consentire la realizzazione all’estero di misure di protezione del clima già dal 2022 in poi.

Il 17 settembre il Consiglio federale ha anche discusso e definito i parametri della politica climatica fino al 2030 e ha incaricato il Dipartimento federale dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di elaborare entro fine anno un progetto da porre in consultazione.

Link: Consiglio Federale svizzero.