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Cassis: coltivare la pace e affrontare le sfide contemporanee

Il consigliere federale Cassis: “coltivare la pace e affrontare le sfide contemporanee: dal seme all’ecosistema”.

Ginevra, 1.11.2021 – Discorso del consigliere federale Ignazio Cassis, vicepresidente del Consiglio federale e capo del Dipartimento federale degli affari esteri DFAE in occasione della cerimonia di apertura della Settimana della pace di Ginevra 2021 – solo fa fede il testo pronunciato. Oratore: Cassis Ignazio; Capo del Dipartimento, Ignazio Cassis

Eccellenze,
Signore e signori,
“Coltivare la pace e affrontare le sfide contemporanee: dal seme all’ecosistema” – il tema di questa Settimana della pace riflette le attuali sfide e opportunità in termini di pace e sicurezza. Sottolinea anche il ruolo che ognuno di noi, ogni seme, deve svolgere nel far fruttificare i semi della pace. Vi do quindi il benvenuto a questa 8° edizione della Settimana della Pace. La pandemia di Covid-19 ci occupa da oltre un anno e mezzo in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche, lotte commerciali e gli effetti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici in tutto il mondo.

La pandemia si aggiunge alle sfide umanitarie, poiché il numero di sfollati interni nel mondo è il più alto dalla seconda guerra mondiale e una moltitudine di conflitti armati lotta per trovare una soluzione negoziata. Eppure: la pandemia è servita da acceleratore in molti settori, come l’innovazione economica e la digitalizzazione. Abbiamo tutti compreso le sfide che dobbiamo affrontare e l’importanza di affrontarle insieme. Come afferma il Segretario generale delle Nazioni Unite, “abbiamo l’opportunità di ricostruire su basi migliori, costruendo economie e società più inclusive e sostenibili”.

Vorrei evidenziare qui alcune opportunità offerte da uno dei quattro percorsi tematici di questa settimana, ovvero “Mobilitare la sfera digitale per la pace”.
In primo luogo, l’innovazione tecnologica può svolgere un ruolo importante nella prevenzione e nella risoluzione dei conflitti. Gli strumenti digitali aiutano, ad esempio, ad anticipare le cause delle guerre, a documentare le violazioni del diritto internazionale umanitario e a ritrovare le persone scomparse. Questi strumenti si basano in particolare sull’analisi dei social media e sull’intelligenza artificiale.

Il primo vertice dell’Anticipatore della scienza e della diplomazia di Ginevra ha dimostrato l’importanza, per la governance internazionale e la prevenzione dei conflitti, di anticipare gli sviluppi scientifici e rafforzare il dialogo tra scienza e diplomazia. Ginevra continuerà a svolgere un ruolo pionieristico nel rafforzamento dell’applicazione delle nuove tecnologie per la pace.

In secondo luogo, le nuove tecnologie offrono opportunità senza precedenti per la “cybermediation”. Qui a Ginevra, l’ONU, Swisspeace, il Centre for Humanitarian Dialogue e DiploFoundation hanno sviluppato strumenti che consentono di adattare la mediazione, pilastro dei buoni uffici della Svizzera, allo spazio digitale. L’uso di strumenti digitali nei processi di pace consente anche l’inclusione di entità che, come le ONG, di solito non sono coinvolte nei negoziati. Sosteniamo qualsiasi innovazione che renda il dialogo di pace più inclusivo, oltre il periodo di restrizioni sanitarie.

Terzo, la pandemia ha anche dimostrato i limiti delle nuove tecnologie per il nostro lavoro. Per rafforzare il dialogo è necessario un “mix intelligente” tra digitale e faccia a faccia. I luoghi fisici di incontro manterranno tutta la loro importanza. Ginevra, come città di pace, deve rimanere il luogo privilegiato di incontri volti a trasformare le sfide comuni in opportunità comuni. Nel giugno di quest’anno, io e il Presidente della Confederazione abbiamo accolto qui i Presidenti degli Stati Uniti e della Federazione Russa. Tuttavia, se hanno scelto di incontrarsi qui, è per l’atmosfera e il modo di lavorare della Ginevra internazionale, che incoraggia un dialogo costruttivo.

La presenza di un gran numero di organizzazioni internazionali, aziende private, ONG e istituzioni accademiche fornisce terreno fertile. La Svizzera continuerà a impegnarsi per rafforzare il ruolo di Ginevra come città della pace, che è in grado di combinare la sua capacità di ospitare conferenze classiche con strumenti di dialogo innovativi: questa settimana ne è un buon esempio. È questo spirito di Ginevra, spirito di dialogo e innovazione, che la Svizzera vuole portare al Consiglio di sicurezza, al quale è candidata per il periodo 2023-2024. Attraverso il suo lavoro in questo forum, la Svizzera intende portare di più all’innovazione, allo sviluppo sostenibile, al multilateralismo, all’umanità e alla pace – “un plus per la pace”!

Vorrei ringraziare i team della Piattaforma di costruzione della pace di Ginevra e tutti i suoi partner che hanno lavorato per sviluppare questo ricco programma, riunendo attori di ogni ceto sociale. Solo insieme possiamo coltivare la pace e passare dai primi semi di pace che piantiamo, ciascuno sulla propria scala, a un ecosistema di pace sostenibile, perenne e forte. Ecco perché la Settimana della pace di Ginevra è un evento così prezioso. Sono impressionato nel vedere che, dalla sua prima edizione nel 2014, questa settimana ha trovato un posto centrale nell’agenda della Ginevra internazionale e che la sua influenza si irradia anche oltre.

Auguro quindi a tutti voi una settimana ricca di ispirazione, incontri e progetti comuni per costruire la pace nel mondo di oggi e di domani. Grazie per l’attenzione.