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Ambiente

Alla Conferenza ONU sul clima COP26 il Presidente della Confederazione Parmelin chiede un ritorno a quanto deciso a Parigi

Il presidente della confederazione svizzera Guy Parmelin, foto Monika Flueckige

Bern, 12.12.2019, foto Monika Flueckiger

Alla Conferenza dell’ONU sul clima COP26 il Presidente della Confederazione Parmelin chiede un ritorno a quanto deciso a Parigi.

Berna, 02.11.2021 – ll Presidente della Confederazione Guy Parmelin ha rappresentato la Svizzera al World Leaders Summit della Conferenza dell’ONU sul clima COP26 a Glasgow (GB). Egli ha sottolineato che gli attuali sforzi sono lungi dall’essere sufficienti a contenere l’aumento del riscaldamento climatico globale a 1,5 gradi, come chiesto dall’Accordo di Parigi. Alla COP26 si adotteranno le ultime norme di attuazione ancora in sospeso dell’Accordo sul clima concluso nel 2015.

Il World Leaders Summit si è aperto lunedì 1° novembre 2021 alla presenza di un centinaio tra capi di Stato e di Governo. Il Presidente della Confederazione Guy Parmelin ha dichiarato che la Conferenza di Glasgow deve raggiungere tre obiettivi: riportare il mondo sull’obiettivo del riscaldamento di 1,5 gradi, fissare norme solide per l’attuazione dell’Accordo di Parigi e mobilitare risorse finanziarie per potere attuare effettivamente le intenzioni comuni.

«Esorto tutti i Paesi, e in particolare i principali responsabili delle emissioni, a puntare alla neutralità climatica al più tardi entro il 2050. Ciò però non basta. Occorre realizzare gli obiettivi a lungo termine con misure a breve termine. Invito pertanto tutti i Paesi a presentare obiettivi climatici ambiziosi per il 2030» ha dichiarato Parmelin, ribadendo l’intenzione della Svizzera di dimezzare le proprie emissioni di gas a effetto serra entro il 2030 e di conseguire l’obiettivo della neutralità climatica entro il 2050.

La Svizzera rinnova il proprio contributo al Fondo di adattamento (Adaptation Fund, AF) dell’ONU con 10 milioni (2022-2024) e alla Coalizione per il clima e l’aria pulita (Climate and Clean Air Coalition, CCAC) con 8 milioni di franchi (2022-2025). Essa rinnova anche il proprio contributo al Fondo per i Paesi meno avanzati (Least Developed Countries Fund, LDCF) con circa 9 milioni di franchi (2020–2022) e ai Fondi d’investimento a favore del clima (Climate Investment Fund, CIF) con 16 milioni di dollari. La Svizzera parteciperà inoltre con circa 10 milioni di franchi all’High Impact Partnership on Climate Action della Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo (BERS).

Il giorno di apertura dei lavori il Presidente Parmelin e altri ospiti di Stato sono stati ricevuti da membri della famiglia reale e dal Primo ministro Boris Johnson. Nel programma di Parmelin a Glasgow figuravano anche la partecipazione a una riunione ad alto livello dedicata al «decennio critico» e a un evento su invito della BERS. Il Presidente della Confederazione ha altresì visitato il padiglione della criosfera, cofinanziato dalla Svizzera, che illustra gli effetti del cambiamento climatico sull’insieme del ghiaccio terrestre.

Incontri bilaterali a margine della Conferenza

A margine della conferenza il Presidente della Confederazione ha tenuto colloqui bilaterali. In un incontro con il Presidente argentino Alberto Fernández sono state affrontate in particolare questioni economiche e finanziarie. In occasione del colloquio con il Primo ministro marocchino Aziz Akhennouch, entrambe le parti hanno espresso il desiderio di approfondire le relazioni bilaterali. Con Eamon Courtenay, Ministro degli esteri del Belize, il Presidente Parmelin ha discusso in particolare della cooperazione dei due Paesi a livello internazionale. Il colloquio con la Ministra del commercio Anne-Marie Trevelyan è stato dedicato fra l’altro a questioni bilaterali e alla politica europea.

Nei prossimi giorni anche la consigliera federale Simonetta Sommaruga e il consigliere federale Ueli Maurer rappresenteranno la Svizzera a Glasgow. La 26a Conferenza dell’ONU sul clima dura fino al 12 novembre.