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Caso di influenza aviaria in un’azienda avicola svizzera

virus influenza aviaria H5N1

Caso di influenza aviaria in un’azienda avicola svizzera.

Berna, 24.11.2021 – Ieri nell’Unterland zurighese è stato rilevato un caso di influenza aviaria in una deten-zione amatoriale di pollame. L’Ufficio veterinario del Cantone di Zurigo ha ordinato le misure immediate necessarie. Attualmente si sta esaminando se si tratta di una variante altamente contagiosa. La Confederazione e i Cantoni preparano le misure necessarie per evitare l’ulteriore diffusione della malattia. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) invita fin da ora tutti gli avicoltori ad adottare misure preventive. Secondo le conoscenze attuali, il virus non è trasmissibile all’es-sere umano.

All’inizio di questa settimana, le autorità del Baden-Württemberg hanno confermato nei pressi del confine svizzero una variante altamente contagiosa di influenza aviaria nei cigni. Il caso nell’Unterland zurighese nella zona del Reno è ora il primo verificatosi in Svizzera in un allevamento amatoriale di polli e uccelli acquatici. Le ulteriori misure saranno comunicate nei prossimi giorni.

Dalla fine di ottobre, il numero di casi di influenza aviaria negli uccelli acquatici selvatici in Europa è aumentato notevolmente. In diversi Paesi sono comparsi anche i primi casi in aziende avicole. In questo periodo, gli uccelli acquatici selvatici arrivano anche presso i nostri laghi per svernare. Il maggior rischio di trasmissione è il contatto diretto con gli uccelli acquatici.

Pertanto, è importante attuare ora misure preventive in tutta la Svizzera. Deve essere evitato qualsiasi contatto tra il pollame domestico e gli uccelli selvatici; chiediamo quindi agli avicoltori di osservare quanto segue:

  • sistemare i dispositivi di alimentazione e abbeveraggio in un pollaio non accessibile agli uccelli selvatici;
  • rispettare rigorosamente le misure di biosicurezza prima di entrare nei locali di stabulazione (cambio delle scarpe, abiti da lavoro appositi per questa zona, disinfezione delle mani);
  • l’allevamento e il pascolo all’aperto sono ancora consentiti, tuttavia, bisogna essere pronti a tenere gli animali in un’area con clima esterno protetta, se necessario. Controllare le griglie per verificare la presenza di fori.

Secondo le informazioni disponibili, i ceppi virali dell’IA attualmente in circolazione non sono trasmissibili all’essere umano. Ciononostante, si consiglia di non toccare le carcasse di volatili e di rivolgersi ai guardiacaccia, agli organi di vigilanza sulla pesca o agli organi di polizia.

Poiché per il contenimento dell’influenza aviaria è importante che la Confederazione conosca tutte aziende avicole, dal 1° gennaio 2010 la registrazione delle detenzioni di volatili è obbligatoria. Questo obbligo si applica anche all’avicoltura amatoriale.