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Coronavirus e lavoro ridotto: il Consiglio federale decide sull’indennità

Coronavirus SARS-CoV-2

Coronavirus: il Consiglio federale prende una decisione di principio sull’indennità per lavoro ridotto.

Berna, 17.12.2021 – Il 17 dicembre 2021 il Consiglio federale ha deciso di prorogare la procedura di conteggio sommaria per l’ILR per tutte le imprese fino al 31 marzo 2022. Dal 1° gennaio al 31 marzo 2022 il periodo di attesa verrà abolito. Per i lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato, per quelli su chiamata con contratto di lavoro a tempo indeterminato e per gli apprendisti delle imprese soggette alla regola del 2G+ il diritto all’ILR sarà riattivato.

Il 17 dicembre 2021 il Parlamento ha deciso di prorogare alcune disposizioni della legge COVID-19 relative all’indennità per lavoro ridotto (ILR) fino alla fine del 2022. Resteranno quindi in vigore fino al 31 dicembre 2022 l’abolizione del termine di preannuncio e l’estensione della durata di autorizzazione del lavoro ridotto fino a sei mesi. Inoltre, il Parlamento ha prorogato l’ILR più alta per i redditi modesti fino alla fine del 2022.

Oltre a queste disposizioni direttamente applicabili della legge COVID-19, il Parlamento ha prorogato anche alcune basi legali che danno al Consiglio federale la facoltà di emanare disposizioni che si discostano dal diritto ordinario. Il 17 dicembre 2021 il Consiglio federale ha deciso di fare un uso mirato di questa competenza incaricando il DEFR di elaborare una modifica dell’ordinanza COVID-19 assicurazione contro la disoccupazione per prorogare la procedura di conteggio sommaria e abolire il periodo di attesa. Tale procedura si applicherà a tutte le imprese per altri tre mesi a partire dal 1° gennaio 2022. Nello stesso lasso di tempo il periodo di attesa verrà nuovamente revocato. In questo modo si può continuare a non tenere conto del reddito derivante da occupazioni provvisorie e non si detraggono le ore in esubero accumulate nei periodi precedenti. Del resto oggi non ci è dato sapere quali effetti avrà l’alto tasso di contagi sul numero di aziende e di dipendenti in lavoro ridotto.

Nelle circostanze attuali il Consiglio federale si astiene dall’estensione dell’ILR ad altri gruppi di beneficiari. L’attuale sviluppo favorevole del mercato del lavoro e dell’economia nel suo complesso non dà motivo di reintrodurre su larga scala le disposizioni giunte a scadenza nel campo dell’assicurazione contro la disoccupazione. Questi interventi straordinari comportano in generale notevoli disincentivi, specialmente alla luce dell’attuale situazione economica e del mercato del lavoro.

Per le imprese soggette alla regola del 2G+, invece, il Consiglio federale ha deciso di estendere nuovamente l’IRL a ulteriori gruppi a partire dal 20 dicembre 2021. Ciò significa che, a determinate condizioni, i lavoratori con un contratto di lavoro a tempo determinato, quelli su chiamata con un contratto di lavoro a tempo indeterminato e gli apprendisti avranno nuovamente diritto all’IRL. Poiché la regola del 2G+ potrebbe limitare in maniera significativa le attività delle aziende interessate, sono necessarie anche misure di attenuazione. L’ordinanza COVID-19 assicurazione contro la disoccupazione verrà adeguata di conseguenza.

Inoltre, il Consiglio federale ha incaricato il DEFR di preparare una modifica dell’ordinanza che consenta l’introduzione dell’IRL per gli ulteriori gruppi in tutte le aziende interessate qualora vengano imposte chiusure generalizzate o massicce restrizioni.

Links: Indennità per lavoro ridotto – ILR COVID-19.