Orlando: la nostra sfida è sostenere e investire sulle nuove generazioni e favorire le esperienze di mobilità.
20 gennaio 2022 – Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha partecipato oggi alla Conferenza ministeriale “Nuova generazione Erasmus: sviluppare la mobilità degli apprendisti“, organizzata per celebrare il 35° anniversario della creazione di Erasmus, il programma europeo di mobilità studentesca nato il 15 giugno 1987 e poi evoluto in Erasmus+ dal 2014. L’evento, che ricade nell’ambito del semestre francese di Presidenza di turno del Consiglio UE, si è svolto a Parigi alla presenza, tra gli altri, del ministro francese del Lavoro, Occupazione e Integrazione, Elisabeth Borne, e del commissario europeo al Lavoro e ai Diritti sociali, Nicolas Schmit.
Il ministro Orlando, che ha seguito i lavori in videoconferenza da Roma, in apertura del suo intervento ha subito ricordato la caratteristica fondamentale di Erasmus: “il valore e la ricchezza che derivano dal muoversi, vivere, studiare e lavorare in un altro Paese europeo“. Per i giovani – ha posto in rilievo – si è trattato “di un significativo valore aggiunto, non solo per lo sviluppo di conoscenze ed esperienze, ma anche in termini di crescita del senso di appartenenza e cittadinanza europea“.
Orlando ha colto l’occasione per ricordare alcune iniziative bilaterali promosse dall’Italia con partner europei, “come potenziale buona pratica – ha detto – che vorremmo estendere anche ad altri Paesi”: dal recente “Trattato del Quirinale per una cooperazione bilaterale rafforzata” tra Italia e Francia, alla “Dichiarazione comune di intenti per la cooperazione nell’ambito dell’istruzione e formazione professionale, dei servizi pubblici per il lavoro e delle politiche attive del mercato del lavoro“, sottoscritta da Italia e Germania, fino alla “Dichiarazione congiunta dei Ministri dell’istruzione e del lavoro e dell’occupazione del G20” firmata nel giugno scorso a Catania.
Patrimoni recenti che contribuiranno a rafforzare e migliorare il futuro dei giovani europei. Proprio a loro, infatti, il ministro Orlando ha dedicato il passaggio finale del suo intervento: “La nostra sfida per i prossimi anni è quella di favorire le esperienze di mobilità e sostenere e investire sulle nuove generazioni. Nei loro confronti, ha sottolineato, abbiamo un dovere in più: quello di risarcire le giovani generazioni dal prezzo che pagano per la pandemia. L’obiettivo che oggi ci unisce in questa conferenza è quello di fare in modo che le nuove generazioni possano acquisire, in condizioni di pari opportunità, le competenze adeguate per costruire il proprio avvenire in una società più inclusiva a livello europeo“.