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La promozione della parità salariale al centro di un incontro in Svizzera

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Confederazione svizzera: la promozione della parità salariale al centro di un incontro tra esperte ed esperti.

Specialiste e specialisti di Cantoni, Comuni e aziende parastatali si sono incontrati oggi a Berna in occasione di un convegno organizzato dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo. Tema centrale dell’incontro era l’attuazione della Carta per la parità salariale nel settore pubblico e il suo ulteriore sviluppo. Il convegno rientra in una serie di eventi sulla parità salariale organizzati dalla Confederazione.

Nell’ambito dell’eliminazione delle disparità salariali tra donna e uomo, il settore pubblico deve fungere da esempio. Che cosa possono fare dunque le autorità, le aziende parastatali e le imprese con un mandato pubblico per attuare il principio costituzionale che sancisce che «uomo e donna hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di uguale valore»? E come possono, in qualità di datori di lavoro, committenti pubblici o enti che erogano sussidi, promuovere la parità salariale?

Questi gli interrogativi al centro del convegno organizzato dall’Ufficio federale per l’uguaglianza fra donna e uomo (UFU) che si è svolto questa mattina all’hotel Bern e a cui hanno partecipato oltre 100 responsabili delle risorse umane, specialiste e specialisti dei settori appalti pubblici e sussidi, delegate e delegati per le pari opportunità, rappresentanti delle autorità e altre persone interessate alla parità salariale.

«Per far sì che la parità salariale tra donna e uomo diventi realtà, le datrici e i datori di lavoro devono essere disposti a eseguire controlli regolari, a comunicare i risultati in modo chiaro e dettagliato e ad apportare modifiche quando necessario», ha affermato Sylvie Durrer, direttrice dell’UFU, nel suo saluto di benvenuto. Nel corso del convegno, rappresentanti dei Cantoni di Berna, Vallese, Ticino e della Città di Zurigo hanno illustrato come eseguono controlli per garantire che le aziende prestatrici di servizi che si sono aggiudicate appalti pubblici o che beneficiano di sussidi rispettino la parità salariale tra donna e uomo. La Città di Losanna e il Comune vallesano di Riddes hanno invece spiegato come stanno affrontando le cause profonde delle disparità salariali grazie a un adeguamento del sistema salariale. Il convegno è stato l’ultimo di una serie di eventi organizzati dalla Confederazione sul tema della parità salariale. Dall’inizio di marzo, infatti, circa 300 persone hanno partecipato ad oltre 20 webinar e workshop di discussione.

Il Consiglio federale attribuisce grande importanza alla parità salariale. È infatti uno degli obiettivi centrali della Strategia Parità 2030 adottata dal Consiglio federale nella primavera del 2021. Oltre alla messa a disposizione di strumenti per l’analisi della parità salariale (moduli 1 e 2 di Logib), la Strategia prevede anche la redazione di un rapporto sul rafforzamento della Carta per la parità salariale nel settore pubblico che dovrebbe essere pubblicato alla fine del 2022. L’obiettivo non è soltanto quello di ottenere un sostegno più ampio da parte del settore pubblico
e delle aziende parastatali: per trasmettere un segnale forte a datrici e datori di lavoro privati e pubblici, è necessario anche attuare nel modo migliore le misure di promozione della parità salariale. A tal proposito la Confederazione mette a disposizione dei firmatari informazioni, strumenti, modelli ed esempi di applicazione e garantisce un regolare scambio di informazioni.

Conformemente al pertinente articolo costituzionale, uomo e donna hanno diritto a un salario uguale per un lavoro di uguale valore. Ciononostante, secondo l’ultima Rilevazione della struttura dei salari (RSS 2018) condotta dall’Ufficio federale di statistica, la quota non spiegabile della disparità salariale fra donne e uomini è in media dell’8,1 per cento (contro il 7,7 % emerso dalla RSS nel 2016). Questo rappresenta una perdita di guadagno di 686 franchi al mese per le donne.

La Carta per la parità salariale nel settore pubblico è stata varata nel 2016 dal consigliere federale Alain Berset. Firmando la Carta, le autorità, aziende parastatali e imprese con un mandato pubblico hanno confermato il loro impegno nell’eliminazione delle disparità salariali tra donna e uomo. Finora, la carta è stata firmata da 17 Cantoni, da 125 Comuni e dalla Confederazione. Con la recente adesione della Fondazione ch / Conferenza dei Governi cantonali, le aziende e le organizzazioni parastatali che hanno firmato la carta sono ora 89.

Immagine: mappa della Svizzera, cortesia Google Maps.