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Coronavirus - Covid19

Il Consiglio federale vuole prorogare alcune disposizioni della legge COVID-19

Coronavirus SARS-CoV-2

Il Consiglio federale vuole prorogare alcune disposizioni della legge COVID-19.

Il 1° aprile 2022, con il ritorno alla situazione normale, i Cantoni hanno nuovamente assunto la responsabilità principale nella gestione dell’epidemia di COVID-19. Tuttavia, singoli strumenti che si sono dimostrati efficaci nella protezione della salute pubblica dovrebbero rimanere a disposizione della Confederazione. Pertanto, il Consiglio federale intende prorogare fino al giugno del 2024 alcune disposizioni della legge COVID-19, per esempio quelle sull’assunzione dei costi dei test e sull’emissione dei certificati COVID. I riscontri emersi dalla consultazione sono stati ampiamente positivi. Il 3 giugno 2022, il Consiglio federale ha trasmesso al Parlamento il messaggio concernente le modifiche di legge.

Un accesso semplice e gratuito, per la popolazione, ai test è di fondamentale importanza per la protezione delle persone vulnerabili e per il mantenimento dell’assistenza sanitaria e delle infrastrutture essenziali. Dall’autunno del 2020, in virtù della legge COVID-19 la Confederazione assume i costi dei test eseguiti nell’interesse della salute pubblica.

Sulla base dei riscontri emersi dalla consultazione, il Consiglio federale ha adeguato il disciplinamento. Diversamente da quanto posto in consultazione, la Confederazione dovrà definire la strategia di test e assumere la responsabilità per i test e la fatturazione ancora sino alla fine di marzo del 2023. Dal 1° gennaio 2023 i costi dei test saranno tuttavia a carico dei Cantoni. La Confederazione glieli fatturerà quindi in base a una chiave di riparto proporzionale alla popolazione. A partire dal 1° aprile 2023 la responsabilità integrale del sistema di test passerà ai Cantoni.

Certificato COVID e medicamenti anti-COVID-19

Sono inoltre prorogate le disposizioni sul certificato COVID. In questo modo resteranno garantite la compatibilità internazionale del certificato e la libertà di circolazione. Devono altresì essere prorogate la facoltà di promuovere lo sviluppo di medicamenti anti-COVID-19 e le disposizioni volte a proteggere i lavoratori vulnerabili.

Occorre inoltre mantenere le basi legali dell’app SwissCovid, disattivata il 1° aprile 2022, affinché possa essere riattivata, se necessario, nei mesi invernali del 2023/2024. L’app funge da complemento al classico tracciamento dei contatti svolto dai Cantoni.

Infine, devono essere prorogate anche le disposizioni sui provvedimenti nei settori dell’asilo e degli stranieri e, in caso di chiusura delle frontiere, le norme che consentono di garantire la libertà di circolazione dei frontalieri e della popolazione delle zone di confine.

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