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COVID-19: Consiglio federale, vaccinazione semplice per viaggiare

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COVID-19: il Consiglio federale consente un accesso semplice alla vaccinazione per viaggiare.

Il numero di infezioni da coronavirus rimane basso. Come la Svizzera, anche altri Paesi hanno revocato gran parte dei provvedimenti. Per l’entrata in Svizzera non è necessario nessun certificato. In alcuni casi, però, per viaggiare all’estero può essere indispensabile sottoporsi a un’ulteriore vaccinazione di richiamo. Nella sua seduta del 10 giugno, il Consiglio federale ha pertanto deciso di consentire l’accesso a una vaccinazione di richiamo anche per scopi non medici. Si tratta principalmente di vaccinazioni per viaggiare, i cui costi saranno sostenuti dal viaggiatore stesso.

Secondo i dati attuali, chi è vaccinato completamente oppure vaccinato e guarito continua a beneficiare di una buona protezione da un decorso grave della COVID-19.
Ad eccezione delle persone con un sistema immunitario fortemente indebolito, attualmente da un punto di vista medico ed epidemiologico non è necessaria un’ulteriore vaccinazione di richiamo. Anche per le persone particolarmente a rischio è più opportuno effettuarla soltanto quando il numero di infezioni tornerà a salire, poiché la protezione vaccinale è massima nelle settimane e mesi subito dopo la vaccinazione. Per l’autunno è perciò probabile un allargamento della cerchia di persone per cui la vaccinazione di richiamo è raccomandata.

Prima delle vacanze estive, l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e la Commissione federale per le vaccinazioni (CFV) forniranno informazioni aggiornate sulle raccomandazioni di vaccinazione per l’autunno e l’inverno 2022-2023.

Vaccinazione di richiamo per i viaggi all’estero

Ogni Paese stabilisce autonomamente i propri requisiti di ingresso. Perciò è possibile che per un viaggio all’estero sia comunque necessario sottoporsi a un’ulteriore vaccinazione di richiamo, che sarà disponibile in strutture di vaccinazione designate dai Cantoni. I costi dovranno essere sostenuti dal viaggiatore stesso e il prezzo sarà fissato dai Cantoni e dalle strutture di vaccinazione. Tutte le vaccinazioni raccomandate, come la seconda vaccinazione di richiamo per le persone con un sistema immunitario particolarmente indebolito, rimarranno gratuite.

Un’ulteriore vaccinazione di richiamo per poter viaggiare viene effettuata al di fuori dell’omologazione di Swissmedic (off-label) e senza la raccomandazione dell’UFSP e della CFV. Può essere somministrata dal medico curante nel rispetto dell’obbligo di diligenza.

Adottati i regolamenti UE sul certificato

Per i viaggi internazionali con certificato COVID svizzero è importante che quest’ultimo sia compatibile con le direttive internazionali. In questo contesto, il Consiglio federale ha deciso oggi di recepire due nuovi regolamenti dell’Unione europea (UE) sul certificato COVID digitale dell’UE, che quest’ultima adotterà alla fine di giugno. In questo modo la base legale del certificato COVID digitale dell’UE è prorogata fino al 30 giugno 2023.

Avvertenze per i viaggiatori

Attualmente non vi sono limitazioni all’entrata in Svizzera: non è necessario presentare un certificato.  Ogni Paese stabilisce autonomamente i requisiti di ingresso (p. es. test, vaccinazione, intervallo massimo dall’ultima vaccinazione e documentazione richiesta). Ai viaggiatori si raccomanda di informarsi sui requisiti corrispondenti poco prima della partenza. Se un Paese accetta un intervallo di tempo dall’ultima vaccinazione superiore ai 270 giorni, il certificato rilasciato in Svizzera rimane valido. Tuttavia, molti Paesi extra europei non accettano i certificati elettronici o l’app per certificati della Svizzera. È dunque necessario portare sempre con sé il certificato COVID anche in forma cartacea e chiarire se il Paese di destinazione richiede il libretto di vaccinazione internazionale (giallo) per l’ingresso.

Immagine: mappa della Svizzera, cortesia Google Maps.