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Diritti umani, Istituzioni e Diritti

Tratta di esseri umani: il rapporto evidenzia grosse differenze tra i Cantoni

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Tratta di esseri umani: il rapporto evidenzia grosse differenze tra i Cantoni.

La Svizzera ha fatto progressi nella lotta alla tratta di esseri umani. Un rapporto commissionato da fedpol illustra che i Cantoni sono interessati in misura diversa da tale fenomeno e che lo combattono quindi anche in modo diverso. Nella maggior parte dei Cantoni le misure di lotta contro la tratta di esseri umani sono adeguate al rischio specifico. Esiste tuttavia ancora un margine di miglioramento.

In un mondo globalizzato la tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento sessuale o lavorativo non risparmia neanche la Svizzera. Gli organi di vigilanza internazionali criticano il fatto che in Svizzera esistono differenze significative nel modo in cui i singoli Cantoni combattono la tratta di esseri umani. Al fine di acquisire maggiori informazioni sul rischio effettivo di tratta nei Cantoni e sulle misure cantonali volte a contrastare tale fenomeno, fedpol ha incaricato il Centro svizzero di competenza per i diritti umani (CSDU) di allestire il rapporto «Lotta alla tratta di esseri umani nel contesto cantonale».

Differenti rischi uguale differenti misure

Gli autori del rapporto ora pubblicato giungono alla conclusione che i singoli Cantoni non sono esposti agli stessi rischi per quanto concerne la tratta. Tali rischi sono infatti determinati in modo significativo da una serie di fattori. I Cantoni urbani presentano ad esempio un rischio elevato di tratta riconducibile largamente all’importanza dell’industria del sesso in queste aree. I Cantoni a vocazione perlopiù agricola e turistica sono invece esposti in maniera considerevole alla tratta ai fini dello sfruttamento lavorativo. Tale consapevolezza è presente nella maggioranza dei Cantoni: infatti le misure anti-tratta sono adeguate al rischio specifico. 18 Cantoni hanno inoltre istituito una tavola rotonda per contrastare la tratta garantendo così la collaborazione tra gli attori interessati (autorità di polizia, giudiziarie, di migrazione e consultori per le vittime).

Maggiore accento sullo sfruttamento sessuale

In generale la lotta alla tratta di esseri umani in Svizzera si concentra ancora in modo marcato sullo sfruttamento sessuale, mentre ai rischi di sfruttamento in altri settori viene data ancora troppa poca attenzione in molti Cantoni. Per ovviare a tale situazione, il rapporto propone di intensificare le formazioni degli ispettori del lavoro e di altri attori che potrebbero entrare in contatto con potenziali vittime, di mettere in rete servizi e organizzazioni rilevanti, di creare una fattispecie penale specifica di sfruttamento lavorativo e di sensibilizzare la popolazione.

Più controlli, più casi scoperti

La tratta di esseri umani è un reato sommerso che di solito non viene percepito dalla popolazione e che può essere scoperto solo tramite controlli e indagini. In assenza di testimonianze delle vittime risulta tuttavia difficile risalire agli autori della tratta e assicurarli alla giustizia. Per individuare le potenziali vittime e saper agire concretamente nei casi sospetti, la polizia e gli specialisti devono disporre di conoscenze specifiche e aver seguito formazioni di base e continue. Ciò presuppone l’esistenza di particolari strutture. Nei Cantoni di minori dimensioni che presentano un rischio moderato, la creazione di strutture cantonali ad hoc sarebbe soltanto in parte giustificato. Viceversa sarebbe auspicabile l’adozione di meccanismi comuni trasversali ai Cantoni.

I risultati confluiscono nell’elaborazione del terzo Piano nazionale d’azione contro la tratta di esseri umani

I risultati dello studio sono corroborati dai risultati della valutazione del piano nazionale d’azione contro la tratta di esseri umani pubblicati nell’ottobre 2021 e serviranno a elaborare il terzo piano nazionale d’azione: quest’ultimo si concentrerà sui settori in cui persiste una necessità d’intervento, in particolare sulla tratta di esseri umani finalizzata allo sfruttamento lavorativo. Occorre inoltre sostenere ulteriormente i Cantoni nel perseguimento penale e nell’assistenza alle vittime.

Credits immagine: mappa della Svizzera, cortesia Google Maps.