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Energia: il Consiglio federale raccomanda la commutazione degli impianti bicombustibili

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Energia: il Consiglio federale raccomanda la commutazione degli impianti bicombustibili.

Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) raccomandano ai gestori di impianti bicombustibili di passare all’olio da riscaldamento a partire dal 1° ottobre 2022. Il Consiglio federale ne è stato informato in occasione della sua seduta del 23 settembre 2022. Questa raccomandazione mira a contribuire in modo significativo al raggiungimento dell’obiettivo di risparmio volontario del 15 % dei consumi di gas. Per continuare a garantire l’approvvigionamento di prodotti petroliferi, a partire dal 3 ottobre 2022 saranno liberate le scorte obbligatorie di benzina per automobili, diesel, olio da riscaldamento e cherosene.

La crisi energetica innescata dalla guerra in Ucraina e il blocco delle forniture di gas russo all’Europa potrebbero portare a strozzature nell’approvvigionamento. Il Consiglio federale sta facendo tutto il possibile per evitare questo scenario e per garantire alla popolazione e alle imprese un approvvigionamento energetico sufficiente anche nei prossimi mesi invernali. Passando dal gas all’olio da riscaldamento, i gestori di impianti bicombustibili possono dare un contributo prezioso per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento.

Nella seduta del 23 settembre 2022 il Consiglio federale è stato informato che il DEFR e il DATEC raccomandano la commutazione degli impianti bicombustibili a partire dal 1° ottobre 2022. Ciò consentirà di risparmiare rapidamente una quantità significativa di gas e di contribuire all’obiettivo volontario di risparmio del 15 % dei consumi di gas che sia la Svizzera sia l’Unione europea si prefiggono di raggiungere tra ottobre 2022 e marzo 2023.

Per facilitare questa transizione, il 16 settembre 2022 il Consiglio federale ha emanato agevolazioni temporanee nel quadro dell’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico e nell’ordinanza sul CO2. Se alimentati a olio da riscaldamento, gli impianti bicombustibili non possono sempre rispettare i valori limite, in particolare quelli relativi agli ossidi d’azoto, stabiliti all’interno dell’ordinanza contro l’inquinamento atmosferico.

Tra il 1° ottobre 2022 e il 31 marzo 2023 i valori limite relativi a ossidi d’azoto e CO2 saranno comunque meno severi in caso di commutazione raccomandata o magari, in un secondo tempo, imposta. È importante provvedere alla manutenzione regolare dei bruciatori negli impianti bicombustibili. Il servizio di assistenza si occuperà anche di effettuare una misurazione delle emissioni e di inviare i risultati all’autorità di controllo competente. I gestori di impianti soggetti a un impegno di riduzione del CO2 che in seguito alla raccomandazione o a un ordine di passare dal gas naturale all’olio da riscaldamento, tra il 2022 e la fine del periodo d’impegno 2024 emettono quantità maggiori di CO2 possono rivolgersi all’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

Nel quadro del monitoraggio annuale (31 maggio dell’anno successivo) possono infatti presentare una richiesta affinché, per tutta la durata della raccomandazione o dell’ordine, le emissioni supplementari siano escluse dalla valutazione del rispetto degli obiettivi di riduzione delle emissioni o delle varie misure.

Nel caso di una commutazione, che richiede quantità maggiori di olio da riscaldamento, le difficoltà logistiche possono rappresentare una sfida impegnativa. Per fare in modo di garantire le capacità di consegna per il prossimo inverno, si raccomanda anche alla popolazione di provvedere fin da subito a riempire le cisterne di olio da riscaldamento.

Liberazione di scorte obbligatorie di petrolio

Per garantire l’approvvigionamento della Svizzera con prodotti petroliferi anche dal mese di ottobre saranno liberate le scorte obbligatorie di benzina per automobili, diesel, olio da riscaldamento e cherosene. Ciò si deve alle limitate capacità di trasporto sul Reno e ai problemi logistici legati ai trasporti ferroviari all’estero. L’ordinanza corrispondente entrerà in vigore il 3 ottobre 2022.

Prima di questa liberazione, quest’anno l’Approvvigionamento economico del Paese (AEP) aveva già deciso di attingere alle scorte obbligatorie in due occasioni, in misura del 20 % delle scorte totali. Le scorte obbligatorie di benzina per automobili, diesel e olio da riscaldamento permettono di coprire circa 4,5 mesi di consumo normale. Per il cherosene si parla di circa 3 mesi. Lo scopo delle scorte obbligatorie è quello di sostenere un mercato non più in grado di soddisfare la domanda a causa di problemi logistici. L’ordinanza, emanata dal DEFR a richiesta del delegato all’AEP, rimarrà in vigore per tutto il tempo strettamente necessario. Le scorte obbligatorie di prodotti petroliferi sono state liberate l’ultima volta nel 2005, nel 2010 e nel 2019.

Lettera Raccomandazione: commutare gli impianti bicombustibili dal gas all’olio da riscaldamento a partire dal 1° ottobre 2022
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