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Ambiente

Come ridurre l’impatto ambientale della Svizzera

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Come ridurre ulteriormente l’impatto ambientale della Svizzera.

Lo sfruttamento eccessivo delle risorse naturali spinge al limite i sistemi ambientali del pianeta. La transizione verso un uso più efficiente delle risorse costituisce un lungo processo. Per misurare gli sforzi e i progressi della Svizzera in questo ambito, l’Ufficio federale dell’ambiente – UFAM si avvale di un’ampia gamma di indicatori delle impronte ambientali. Secondo un nuovo studio commissionato dall’UFAM, le impronte ambientali della Svizzera sono in calo, ma occorrono ancora progressi sostanziali.

Gli indicatori delle impronte ambientali permettono di calcolare in che misura il consumo di beni e servizi e le relative fasi di produzione incidono sull’ambiente. Essi tengono conto dell’intero ciclo di vita dei prodotti.

Lo studio commissionato dall’UFAM è riferito al periodo dal 2000 al 2018 e integra lo studio precedente, conclusosi nel 2015. Dallo studio si evince che dal 2000 al 2018 l’impatto ambientale complessivo pro capite è diminuito di un quarto (26 %) , passando da 35 a 26 milioni di punti di impatto ambientale – PIA.

Tutte le impronte calcolate sono in calo, tranne quella relativa alla biodiversità. La pressione sulla biodiversità è infatti aumentata dell’8 per cento durante il periodo in esame. Questo incremento si spiega con un aumento dell’impatto che la Svizzera esercita all’estero, che compensa il calo registrato sul territorio nazionale. Secondo lo studio, la quota dell’impronta sulla biodiversità all’estero, dovuta in particolare al consumo di beni importati, è salita dal 58 per cento nel 2000 al 70 per cento nel 2018.

Ben oltre i limiti del pianeta

I valori attuali superano di gran lunga i limiti del pianeta e i miglioramenti registrati negli ultimi anni sono insufficienti. Sulla base degli obiettivi ambientali e dei valori limite legali della Svizzera, lo studio stima che l’impatto ambientale complessivo dovrebbe essere ridotto di circa due terzi rispetto a quello odierno. Finché la situazione non migliorerà, gli effetti e i costi dell’impatto ambientale saranno scaricati sulle generazioni future.

Tutti gli attori sono chiamati a fare la loro parte. L’industria dispone di molti modi per trovare delle alternative ai prodotti che sprecano risorse. La comunità scientifica ha un ruolo di spicco nello sviluppo di soluzioni innovative. I consumatori possono cambiare le loro abitudini per quanto riguarda le modalità di trasporto o la loro alimentazione.

La Confederazione ha intrapreso diverse misure volte a ridurre l’impatto ambientale. Rientrano in quest’ambito il piano d’azione contro lo spreco alimentare, il servizio Appalti pubblici ecologici, le misure per rafforzare l’uso parsimonioso delle risorse e l’economia circolare o la strategia sul clima per l’agricoltura e l’alimentazione 2050.

Riquadro: Cosa si intende per impronte ambientali?

I cosiddetti indicatori delle impronte ambientali sono parametri che consentono di valutare l’impatto ambientale globale associato ai prodotti finali richiesti in Svizzera. La modellazione è impegnativa; per questo motivo, i relativi calcoli sono disponibili soltanto a distanza di diversi anni.

Il presente studio ha elaborato modelli per le impronte ambientali relative alla perdita di biodiversità legata all’utilizzo del suolo, all’inquinamento da azoto degli oceani e allo stress idrico (consumo di acqua tenendo conto delle carenze idriche regionali). L’impronta ambientale ufficiale dei gas serra della Svizzera è calcolata dall’Ufficio federale di statistica – UST – Umweltindikator – Treibhausgasemissionen | Bundesamt für Statistik, admin.ch. Il presente studio fornisce una valutazione anche di tale indicatore. I risultati sono dell’ordine di grandezza di quelli dell’UST.

Infine, è stata calcolata un’impronta ambientale complessiva, che riassume un’ampia gamma di impatti ambientali nei cosiddetti punti di impatto ambientale – PIA.

Credits immagine: mappa della Svizzera, cortesia Google Maps.