Cultura, arte, economia, scienza, ambiente, religione, sport, salute

Ambiente

Energia: il Consiglio federale avvia la consultazione sulla riserva invernale

Svizzera stemma

Energia: il Consiglio federale avvia la consultazione relativa all’ordinanza sulla riserva invernale.

Nella sua seduta del 19 ottobre 2022, il Consiglio federale ha avviato la consultazione relativa all’ordinanza sulla costituzione di una riserva di energia elettrica per l’inverno (ordinanza sulla riserva invernale). Essa disciplina l’impiego di una riserva di energia idroelettrica, di centrali elettriche di riserva e di gruppi elettrogeni di emergenza per rafforzare l’approvvigionamento elettrico in Svizzera. La procedura di consultazione durerà fino al 18 novembre 2022. L’ordinanza entrerà in vigore al più tardi a metà febbraio 2023.

Per prevenire una situazione di penuria di elettricità nel prossimo inverno, il Consiglio federale ha già deciso una serie di misure. Tra queste si annoverano la costituzione di una riserva di energia idroelettrica, la realizzazione di una centrale di riserva a Birr (AG), l’aumento delle capacità della rete di trasporto, il piano di salvataggio delle aziende elettriche di rilevanza sistemica, la temporanea riduzione del prelievo dai deflussi residuali nonchà la campagna di risparmio energetico.

Il 7 settembre 2022 il Consiglio federale ha adottato l’ordinanza sulla costituzione di una riserva di energia idroelettrica (entrata in vigore il 1° ottobre 2022). Quest’ordinanza verrà ora integrata e trasformata in un’ordinanza sulla riserva invernale in modo che, oltre alla riserva di energia idroelettrica, comprenda anche le centrali elettriche di riserva e i gruppi elettrogeni di emergenza.

L’ordinanza risale al 16 febbraio 2022, data in cui il Consiglio federale aveva deciso di elaborare le disposizioni necessarie alla costruzione e all’esercizio di centrali elettriche destinate a far fronte ai picchi di carico. Il fondamento è costituito dal «Konzept Spitzenlast-Gaskraftwerk» (Concezione centrale elettrica a gas di picco,testo disponibile solo in tedesco), emanato dalla ElCom, che prevede a partire dal 2025 una potenza di riserva pari a 1000 Megawatt (MW). Con decisione del 17 agosto 2022, il Consiglio federale ha precisato i successivi passi, anticipando anche la realizzazione di centrali elettriche di riserva. Affinché le disposizioni esplichino un effetto già nel corso di quest’inverno, vengono ora integrate nell’ordinanza sulla riserva invernale. Di durata limitata alla fine del 2026, l’ordinanza dovrà essere sostituita il più presto possibile da una normativa in forma di legge.

Disposizioni dell’ordinanza sulla riserva invernale

Le centrali elettriche di riserva devono mettere a disposizione una potenza complessiva fino a 1000 MW, completando così la riserva di energia idroelettrica. Possono partecipare alla riserva i gestori di centrali elettriche alimentate a gas o ad altri vettori energetici. Importante: queste centrali producono elettricità soltanto per la riserva ma non per il mercato.

Possono partecipare alla costituzione di una riserva anche i gruppi elettrogeni di emergenza. Ai gestori di gruppi elettrogeni di emergenza che partecipano alla riserva già a partire da febbraio 2023 potrebbero venire ad aggiungersene altri a partire dal tardo inverno 2022/23 o dall’inverno successivo.

Le prime centrali elettriche di riserva possono essere messe in esercizio già a febbraio 2023. Qualora la riserva non possa essere costituita nell’entità necessaria, i proprietari di centrali elettriche di riserva idonee, o altre imprese, possono essere obbligati a partecipare alla riserva. Inoltre possono essere indetti bandi per la costruzione e l’esercizio di nuove centrali elettriche di riserva che potrebbero entrare in esercizio nel giro di qualche anno.

I gestori delle centrali elettriche di riserva e dei gruppi elettrogeni di emergenza ottengono un compenso per i costi fissi e, in caso di prelievo effettivo, un’indennità che comprenda anche i costi legati alla disponibilità operativa. I profitti eccessivi possono essere limitati.

Il finanziamento avviene tramite il corrispettivo per l’utilizzazione della rete di trasporto. Sono quindi le consumatrici e i consumatori di elettricità a sostenere i costi della riserva.

Nell’ordinanza sono fissate le condizioni per l’impiego e il prelievo della riserva nonché la sequenza e l’entità dell’energia prelevata da entrambe le parti della riserva (riserva di energia idroelettrica e centrali elettriche). I dettagli sono disciplinati dalla ElCom.

Viene modificata anche l’ordinanza sul CO2. In tal modo è garantito che le centrali elettriche di riserva partecipino al sistema di scambio di quote di emissioni (SSQE) e che non gravino sul bilancio globale di emissioni CO2.

Affinché gli impianti entrino in funzione per tempo, si rendono necessari allentamenti temporanei delle prescrizioni sulla protezione fonica e della protezione dell’aria nonché delle prescrizioni relative segnatamente alla costruzione e all’accesso. Le necessarie modifiche legislative vanno di pari passo con la nuova ordinanza.

Ordinanza sulla riserva invernale

L’ordinanza disciplina la costituzione di una riserva di elettricità quale garanzia per prevenire situazioni di penuria straordinarie che possono verificarsi principalmente nel periodo dal tardo inverno alla primavera. Da un lato l’ordinanza regola la costituzione annua di una riserva di energia idroelettrica tramite bandi pubblici indetti dalla Società nazionale di rete Swissgrid. Il dimensionamento è fissato dalla ElCom. Per l’inverno 2022/23 essosi situa in un ordine di grandezza di circa 500 GWh. D’altro lato l’ordinanza disciplina la messa disposizione di centrali elettriche di riserva con una potenza totale fino a 1000 MW; con l’entrata in vigore dell’ordinanza, anche la messa a disposizione di tali centrali potrà avvenire tramite bandi pubblici indetti dal DATEC. L’ordinanza fissa inoltre le condizioni per l’impiego, il prelievo e l’interazione delle due riserve, qualora un prelievo si renda effettivamente necessario. I dettagli del prelievo sono fissati dalla ElCom.

Secondo il «Konzept Spitzenlast-Gaskraftwerk» pubblicato dalla ElCom nel 2021, a medio termine i costi d’investimento delle centrali di riserva a gas con una potenza fino a 1000 MW si attesteranno complessivamente a un massimo di circa 700 – 900 milioni di franchi. In vista dell’inverno 2022/2023 sono a disposizione in un primo tempo i circa 250 MW della centrale elettrica di riserva di Birr. Attualmente sono ancora in corso le trattative relative alle ulteriori centrali di riserva esistenti e all’integrazione di gruppi elettrogeni di emergenza nella riserva invernale. I costi per le centrali elettriche di riserva, compresi i gruppi elettrogeni di emergenza, relativi al periodo che va dall’inverno 2022/23 all’inverno 2025/26 sono stimati complessivamente a circa 580 milioni di franchi. Tra questi non sono compresi i costi variabili che insorgerebbero in caso di impiego effettivo delle centrali elettriche di riserva. Nel caso della riserva di energia idroelettrica i costi relativi al periodo che va dall’inverno 2022/23 all’inverno 2025/26 sono stimati approssimativamente a un totale di circa 2,2 miliardi di franchi. Da ciò consegue un aumento del corrispettivo per l’utilizzazione delle rete a carico delle consumatrici e dei consumatori di elettricità negli anni 2024-2026 (le tariffe 2023 sono già state fissate), pari a una media di circa 1,4 centesimi per chilowattora (0,4 ct./kWh per le centrali elettriche di riserva e 1 ct./kWh per l’energia idroelettrica di riserva).