Secondo il Consiglio federale per il momento non servono misure di sostegno.
Berna, 02.11.2022 – Il 2 novembre 2022 il Consiglio federale ha discusso diverse misure di sostegno alle imprese e ai nuclei familiari privati in relazione all’impennata dei prezzi dell’energia e dell’inflazione. L’Esecutivo è giunto alla conclusione che né la situazione economica né l’inflazione giustificano un intervento, e quindi non ravvisa la necessità di misure straordinarie per l’inverno 2022/23.
I prezzi dell’energia sono scesi ben al di sotto dei picchi di fine agosto 2022. L’inflazione rimane elevata (3,3% nel settembre 2022), ma resta pari soltanto a un terzo di quella registrata nell’eurozona. Il gruppo di esperti della Confederazione per le previsioni congiunturali, pur avendo abbassato all’1,1% le ipotesi di crescita del PIL nel 2023, non si aspetta una recessione, a patto che la situazione energetica non si aggravi.
Con queste premesse il Consiglio federale ha discusso dei vantaggi e degli svantaggi delle possibili misure di sostegno che sono state esaminate dal gruppo di lavoro interdipartimentale, composto da cinque dipartimenti e dodici uffici federali. Le tredici misure ne comprendevano otto per le imprese direttamente interessate e cinque per i nuclei familiari.
Tra le altre cose sono state discusse diverse varianti per le aziende che tornerebbero dal mercato libero dell’elettricità al servizio universale. Tutte le misure, tuttavia, presupporrebbero forti interventi, potenziali problemi di applicazione ed effetti collaterali indesiderati. Il Consiglio federale è dunque giunto alla conclusione che per il momento non è necessario intervenire.
Per contro il Consiglio federale ha incaricato il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) di continuare a monitorare gli effetti macroeconomici e di riferire al Consiglio federale in caso di imminente grave recessione, nonché di delineare le opzioni di intervento. Oltre a ciò, entro la fine di novembre 2022 il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) dovrà presentare al Consiglio federale una valutazione delle conseguenze delle misure attualmente allo studio nell’UE per contenere i prezzi dell’elettricità.
Credits immagine: mappa della Svizzera, cortesia Google Maps.