Influenza aviaria: ora è richiesta prudenza.
In Europa sono aumentati i casi di influenza aviaria negli uccelli acquatici selvatici e nel pollame da reddito. In questo periodo, gli uccelli acquatici giungono presso le acque svizzere per svernare. Il loro arrivo aumenta il rischio di introdurre e diffondere l’epizoozia. L’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) raccomanda a tutti gli avicoltori di adottare misure preventive.
Negli ultimi due anni, in Europa si sono verificati più di 6000 casi di influenza aviaria negli uccelli selvatici; nell’inverno 2021/2022 si sono dovuti abbattere quasi 50 milioni di esemplari di pollame domestico infetto in oltre 2400 aziende e nel 2022, per la prima volta anche in estate, sono state colpite diverse centinaia di uccelli selvatici.
Gli esperti del settore si aspettano molti altri casi in Europa quest’inverno, soprattutto lungo i due assi migratori verso l’Africa: l’asse occidentale conduce sulla costa atlantica e su Gibilterra, quello orientale dalla Scandinavia verso il Bosforo e la costa mediterranea.
Ogni anno circa mezzo milione di uccelli acquatici svernano in Svizzera. Attualmente gli uccelli arrivano dall’Europa nordorientale per svernare sui laghi del nostro Paese, aumentando il rischio di introdurre l’epizoozia in Svizzera.
Evitare il contatto tra uccelli selvatici e pollame domestico
Per contrastare la diffusione dell’influenza aviaria è importante prevenire qualsiasi contatto tra pollame domestico e uccelli selvatici. L’USAV esorta quindi gli avicoltori a osservare le seguenti regole:
- proteggere i luoghi di alimentazione e abbeveraggio dagli uccelli selvatici;
- rispettare le misure di biosicurezza: prima di entrare nei pollai è fondamentale
- cambiarsi le scarpe, indossare le tute, lavare e disinfettare le mani;
- gli animali possono continuare a uscire al pascolo, tuttavia, prepararsi all’eventualità che l’area d’uscita degli animali dovrà eventualmente essere coperta;
- controllare le griglie esistenti per verificare la presenza di fori.
Dal 1° gennaio 2010 la registrazione delle detenzioni di pollame è obbligatoria. Questo vale anche per gli allevamenti amatoriali con pochi animali.
Per individuare tempestivamente i focolai di malattia, gli uccelli selvatici trovati morti o malati vengono sottoposti a test per la ricerca del virus dell’influenza aviaria. Pertanto, è necessario segnalare al guardiacaccia, alla polizia o al servizio veterinario gli uccelli selvatici rinvenuti affinché essi provvedano a recuperarli e a far eseguire le analisi. A titolo precauzionale, in generale non toccare gli animali selvatici.