Compatibilità climatica: il test del 2022 mostra il potenziale del mercato finanziario.
Tutti gli istituti finanziari svizzeri possono partecipare a titolo volontario a un test coordinato a livello internazionale che mostra la loro compatibilità climatica. Il test del 2022 mostra esempi sempre migliori come pure il potenziale per ulteriori sforzi a breve termine. Il test è realizzato su iniziativa dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) in collaborazione con la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SIF).
I quasi 200 Stati firmatari dell’Accordo di Parigi, tra cui la Svizzera, si sono impegnati a mantenere il riscaldamento globale sotto la soglia degli 1,5 gradi, questo per prevenire gravi alterazioni degli ecosistemi. Questo obiettivo può essere raggiunto soltanto se anche le attività del settore finanziario svizzero sono orientate in tal senso.
Per determinare i progressi compiuti dal mercato finanziario svizzero e in che misura stia contribuendo al raggiungimento dell’obiettivo climatico, l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM), in collaborazione con la Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SIF), ha condotto anche quest’anno il test della compatibilità climatica secondo il metodo internazionale PACTA (cfr. riquadro). È la terza volta che viene organizzato, dopo il 2017 e il 2020. Vi hanno partecipato casse pensioni, compagnie di assicurazione, banche e gestori patrimoniali. I risultati sono rappresentativi dell’intero mercato finanziario svizzero. Con questa valutazione completa dei progressi compiuti, la Svizzera è un pioniere a livello internazionale. Rispetto al test effettuato nel 2020, è diminuita in misura significativa solo la partecipazione delle casse pensioni.
Un numero maggiore di buoni esempi
I risultati mostrano progressi ed evidenziano anche il potenziale non ancora sfruttato. Un terzo dei partecipanti dispone sia di strategie climatiche sia di obiettivi climatici concreti per il 2050 o prima. Per raggiungere questi obiettivi, la maggior parte dei partecipanti al test dichiara che, in qualità di azionisti di società, si sta impegnando per garantire che queste ultime trasformino il loro modello di business in modo rispettoso del clima. Nel complesso, gli investimenti in combustibili fossili come carbone, petrolio e gas sono diminuiti rispetto al test del 2020.
Un terzo degli immobili esaminati appartenenti agli istituti finanziari che hanno partecipato al test è riscaldato con vettori energetici rinnovabili; nel 2020 erano appena un quarto. Le casse pensioni prevedono di sostituire gli impianti di riscaldamento in un ulteriore quarto del loro parco immobiliare, mentre le compagnie di assicurazione almeno nel 15 per cento dei loro edifici. Circa il 40 per cento degli istituti di credito ipotecario, in particolare le banche, offrono già incentivi per ristrutturazioni rispettose del clima. Ciò dimostra che il mercato finanziario può svolgere un ruolo importante nell’accelerare la transizione climatica. Tuttavia, a tal fine sono necessari ulteriori sforzi importanti.
Il mercato finanziario ha ancora un notevole potenziale
Sulla base dell’indagine di quest’anno, per raggiungere l’obiettivo fissato entro il 2050, gli istituti finanziari hanno ancora un margine di manovra per quanto concerne il risanamento energetico dei loro portafogli immobiliari. Attraverso investimenti azionari, si continua a investire in società attive nell’estrazione di petrolio e gas che, invece di ridurre la propria produzione, vogliono potenziarla. Un dialogo coordinato e mirato con le società incluse nei portafogli di vari istituti finanziari svizzeri potrebbe favorire l’adattamento dei relativi piani di transizione. Questo aspetto potrebbe essere supportato da un apposito standard. Un maggior numero di istituti finanziari potrebbe porsi obiettivi climatici ambiziosi e adottare misure con un impatto favorevole sul clima, come ad esempio il rapido risanamento energetico degli edifici in portafoglio. Inoltre, la maggior parte dei partecipanti al test non dispone di obiettivi climatici a breve o medio termine. Obiettivi di questo genere aumenterebbero la credibilità nel percorso per diventare una società finanziaria rispettosa del clima.
I test della compatibilità climatica creano trasparenza
Secondo il Consiglio federale, la Svizzera diventerà una piazza leader per i servizi finanziari sostenibili. Il Consiglio federale si concentra in particolare sulla trasparenza del contributo degli istituti e dei prodotti finanziari al raggiungimento degli obiettivi climatici. Quanto più completa è la trasparenza e quanto più comparabili sono i risultati, tanto più gli sforzi profusi dal mercato finanziario saranno credibili agli occhi dei clienti e della politica. I test periodici della compatibilità climatica mostrano ai decisori i successi e le sfide. Da parte loro, i partecipanti al test possono confrontare i loro sforzi con quelli di altri istituti finanziari. Una partecipazione rappresentativa di tutti i settori finanziari e la disponibilità degli istituti finanziari a testare tutti i loro investimenti rilevanti per il clima sono elementi centrali, affinché il monitoraggio globale sia significativo. Il prossimo test della compatibilità climatica è previsto nel 2024.
Il metodo PACTA per il test della compatibilità climatica
Per il test della compatibilità climatica 2022 è stato di nuovo utilizzato il metodo PACTA (Paris Agreement Capital Transition Assessment). Si tratta di un’analisi standardizzata per i portafogli azionari, obbligazionari e creditizi globali. È realizzato dal Rocky Mountain Institute (RMI), un’organizzazione indipendente e senza scopo di lucro, ed è utilizzato da numerose istituzioni finanziarie e Paesi.
Nell’ambito dell’analisi, i piani di produzione delle aziende incluse nei portafogli vengono confrontati con lo sviluppo necessario secondo l’Agenzia internazionale dell’energia (AIE) per limitare il riscaldamento massimo a 1,5 gradi. L’analisi include i seguenti otto settori: carbone, petrolio, produzione di gas naturale, produzione di energia elettrica, fabbricazione di automobili, traffico aereo come pure industria del cemento e dell’acciaio. In tale contesto, vengono esaminate sia le tecnologie dannose per il clima sia quelle alternative e rispettose del clima, come per esempio le energie rinnovabili. La Svizzera offre inoltre agli istituti finanziari la possibilità di testare il grado di conformità dei loro portafogli immobiliari e ipotecari con l’obiettivo climatico per il parco immobiliare nazionale. A complemento dei test, un’indagine qualitativa fornisce informazioni su ulteriori misure rilevanti per il clima adottate dai partecipanti.
Al test PACTA 2022 hanno partecipato a titolo volontario 133 istituti finanziari, tra cui 67 casse pensioni, 20 compagnie di assicurazione, 31 banche e 15 gestori patrimoniali. Il test standardizzato mostra agli istituti finanziari la posizione in relazione al clima dei loro prodotti finanziari e investimenti rispetto ai loro concorrenti. I partecipanti al test della compatibilità climatica 2022 ricevono dei rapporti individuali con i risultati del loro orientamento all’obiettivo climatico per ogni portafoglio. I partecipanti sono liberi di utilizzare i loro risultati solo per i lavori successivi interni oppure di divulgarli.