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Una codificazione più dettagliata delle patologie non gioverebbe né agli assicurati né all’Assicurazione di Invalidità

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Una codificazione più dettagliata delle infermità non gioverebbe né agli assicurati né all’AI.

L’attuale codificazione delle infermità dell’assicurazione invalidità (AI) risponde agli obiettivi di gestione strategica e di vigilanza dell’assicurazione. Sostituire l’elenco dei codici in uso con un sistema di classificazione differenziato e riconosciuto a livello internazionale non contribuirebbe a migliorare né la situazione degli assicurati né la gestione dell’assicurazione. In un rapporto adottato in occasione della sua seduta del 9 dicembre 2022, il Consiglio federale ritiene che non sia necessario intervenire in quest’ambito.

L’obiettivo principale dell’AI è quello di eliminare o ridurre il più possibile le ripercussioni negative di un danno alla salute sulla capacità al guadagno degli assicurati. Tutte le possibilità d’integrazione sono esaminate caso per caso sulla base delle condizioni di diritto definite dalla legge, a prescindere dalla diagnosi medica. Quando viene inoltrata una richiesta di prestazioni, l’ufficio AI la esamina e prende una decisione, che viene poi inserita in un sistema informatico. In questa banca dati vengono inserite tre informazioni: l’infermità (la diagnosi medica preponderante), il danno funzionale che ne deriva e la prestazione concessa.

Priorità alla capacità d’integrazione del processo di presa a carico della persona assicurata da parte dell’AI.

La decisione di concedere un provvedimento o una rendita non dipende dalla diagnosi, bensì da come il danno funzionale compromette la capacità d’integrazione della persona in questione. A fronte della medesima diagnosi, il danno funzionale può variare in modo considerevole da una persona all’altra. Ogni situazione è individuale. Per questo motivo, per la codificazione dell’infermità l’AI si basa unicamente sulla diagnosi principale, anche se la persona assicurata soffre di diverse patologie. La registrazione differenziata delle diagnosi non permetterebbe all’AI di adempiere meglio i suoi compiti, ovvero provvedere all’integrazione professionale degli assicurati e coprire i loro bisogni materiali di base.

Un sistema di codificazione adeguato che risponda agli obiettivi dell’AI.

Nel suo rapporto in adempimento del postulato 20.3598 Suter, il Consiglio federale ha analizzato le opportunità e i rischi di un cambiamento strutturale dall’attuale elenco a un sistema di codificazione delle infermità più dettagliato e riconosciuto a livello internazionale. Attualmente non esiste un sistema statistico di classificazione delle malattie nel settore delle cure ambulatoriali su cui l’AI possa fare affidamento.

L’AI non ha né le competenze né le risorse necessarie per creare un nuovo sistema di registrazione dei codici diagnostici. Inoltre, la causa dell’infermità non definisce i provvedimenti da adottare per la persona assicurata. Al contrario, associare una diagnosi medica a un provvedimento rappresenta un rischio di automazione che va contro gli obiettivi d’integrazione dell’AI. Il Consiglio federale giunge alla conclusione che l’attuale codificazione non deve essere modificata.

Link: Postulato 20.3598 Suter – Differenziare la codificazione delle infermità dell’AI.