Conferenza ministeriale del Dialogo euro-africano su migrazione e sviluppo a Cadice.
Il 13 e 14 dicembre la segretaria di Stato Christine Schraner Burgener ha preso parte alla Conferenza ministeriale del Dialogo euro-africano su migrazione e sviluppo, tenutasi a Cadice. I circa 60 Stati europei e africani partecipanti hanno approvato un nuovo piano d’azione per il periodo 2023-2027, pensato per affrontare le sfide attuali in ambito migratorio. In qualità di nuovo membro permanente del comitato direttivo, la Svizzera contribuirà a definire l’orientamento politico e si adopererà per consolidare il dialogo partenariale.
Il Dialogo euro-africano, chiamato anche Processo di Rabat, è una piattaforma regionale per la discussione e il coordinamento in ambito migratorio. Dal 2006, anno della sua creazione, favorisce il dialogo tra gli Stati di provenienza, di transito e di destinazione che si trovano sulle rotte migratorie che collegano l’Africa occidentale, centrale e settentrionale con l’Europa. Ogni quattro anni si tiene una Conferenza ministeriale, con l’obiettivo di ridefinire l’orientamento strategico. Il piano d’azione approvato è in linea con la politica migratoria estera del nostro Paese e contribuisce all’attuazione di quest’ultima; affronta in maniera equilibrata tutti gli aspetti legati alla migrazione, come per esempio la lotta alla tratta di esseri umani o il ritorno dei migranti irregolari.
La conferenza tenutasi a Cadice è stata altresì l’occasione per uno scambio di vedute sulle attuali sfide in ambito migratorio e sulle priorità dei vari Paesi membri. Durante il suo intervento la segretaria di Stato Schraner Burgener ha ricordato le sfide congiunte, in particolare quelle riguardanti protezione e asilo, e si è espressa in favore di sforzi coerenti e complementari da parte di tutti i partner. In seno al Processo di Rabat la Svizzera funge da Paese di riferimento per il tema protezione e asilo e ha organizzato diversi eventi legati al tema dei richiedenti l’asilo minorenni non accompagnati e dei migranti dispersi.
Nel corso della conferenza, inoltre, assieme a Paesi Bassi, Nigeria e Niger la Svizzera è stata nominata nuovo membro permanente del comitato direttivo, l’organo responsabile dell’orientamento politico del Processo di Rabat. Forte delle esperienze maturate nel ruolo di mediatrice neutrale, in qualità di Stato associato a Schengen/Dublino e grazie alla sua posizione geografica in Europa e alla Ginevra internazionale, la Svizzera può fornire un grande contributo al potenziamento di questa piattaforma di dialogo.