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Papa Francesco: guardando la Madonna con Gesù nel presepe, penso a madri e figli vittime in Ucraina

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Canale Fede e Ragione – Il Pontefice all’Angelus ha ricordato e pregato per le madri ucraine e russe che hanno perso figli nel conflitto in Ucraina.

Concludendo l’Angelus in Piazza San Pietro, ha esclamato: “non dimentichiamo i nostri fratelli e sorelle ucraini! Soffrono tanto per la guerra! Questo Natale in guerra, senza luce, senza caldo, soffrono tanto! Per favore, non dimentichiamoli”. E ha spiegato che guardando alla Madonna con il bambino nel Presepe, che lo allatta, ha pensato “alle mamme delle vittima della guerra, dei soldati che sono caduti in questa guerra in Ucraina. Le mamme ucraine e le mamme russe, le une e le altre hanno perso i figli. Questo è il prezzo della guerra, ha concluso, invitando a pregare “per le mamme che hanno perso i figli soldati, siano ucraine siano russe”.

Facendosi battezzare, Gesù svela la giustizia di Dio. Il Papa cita anche Benedetto XVI.

Ieri, Domenica, 8 gennaio 2023, è stata celebrata la Festa del Battesimo del Signore. Vedi pure, su Fede e RagioneIl Papa al battesimo in Vaticano: i bambini devono imparare a pregare da piccoli. Il Pontefice ha svolto la sua riflessione dell’Angelus su questo tema, e sul significato del battesimo di Gesù. Avvenuto in “una scena stupefacente”, descritta dal Vangelo, quando Cristo appare per la prima volta in pubblico dopo la vita nascosta trascorsa a Nazaret.

“Facendosi battezzare – spiega il Pontefice – Gesù ci svela la giustizia di Dio, quella giustizia che Lui è venuto a portare nel mondo”. Una giustizia che va oltre la consueta idea limitata di giustizia, per la quale “chi sbaglia paga e soddisfa così il torto che ha compiuto”. In realtà, spiega Papa Francesco,”la giustizia di Dio, come la Scrittura insegna, è molto più grande: non ha come fine la condanna del colpevole, ma la sua salvezza, la sua rinascita, il renderlo giusto: da ingiusto a giusto”.

È una forma diversa di giustizia che deriva “dall’amore, da quelle viscere di compassione e di misericordia che sono il cuore stesso di Dio, Padre che si commuove quando siamo oppressi dal male e cadiamo sotto il peso dei peccati e delle fragilità. La giustizia di Dio – spiega il Pontefice non significa “distribuire pene e castighi ma, come afferma l’Apostolo Paolo, consiste nel rendere giusti noi suoi figli (cfr Rm 3,22-31), liberandoci dai lacci del male, risanandoci, rialzandoci”.

Perché il Signore “non è pronto a punirci, è con la mano tesa per aiutarci a sollevarci”. Possiamo così capire “che, sulle rive del Giordano, Gesù ci svela il senso della sua missione: Egli è venuto ad adempiere la giustizia divina, che è quella di salvare i peccatori; è venuto per prendere sulle proprie spalle il peccato del mondo e discendere nelle acque dell’abisso, della morte, così da recuperarci e non farci annegare”.

Mostrandoci così che “la vera giustizia di Dio è la misericordia che salva”. E anche se “abbiamo paura a pensare che Dio è misericordia”, dobbiamo comprendere che “Dio è misericordia”, e che “la sua giustizia è proprio la misericordia che salva, è l’amore che condivide la nostra condizione umana, si fa vicino, solidale con il nostro dolore, entrando nelle nostre oscurità per riportare la luce”.

Papa Francesco ha poi citato Benedetto XVI, che affermava: «Dio ha voluto salvarci andando lui stesso fino in fondo all’abisso della morte, perché ogni uomo, anche chi è caduto tanto in basso da non vedere più il cielo, possa trovare la mano di Dio a cui aggrapparsi e risalire dalle tenebre a rivedere la luce per la quale egli è fatto» (Omelia, 13 gennaio 2008)”.

Fonte Canale Fede e Ragione – Papa Francesco: guardando la Madonna con Gesù nel presepe, penso a madri e figli vittime in Ucraina.