Difficoltà di approvvigionamento di medicinali: l’UFAE valuta ulteriori misure.
La già tesa situazione che caratterizza la disponibilità di agenti terapeutici è peggiorata tanto che, da alcune settimane, ne risente anche il settore ambulatoriale. Nella seduta del 1° febbraio 2023 il Consiglio federale è stato informato del fatto che l’Approvvigionamento economico (AEP) ha definito problematica la situazione del settore Agenti terapeutici. Assieme ad altri uffici federali, ha quindi istituito una task force per valutare misure a breve termine. I progetti già in corso, che mirano a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento a lungo termine continueranno a essere portati avanti.
Il 31 gennaio 2023, l’Ufficio federale per l’approvvigionamento economico del Paese (UFAE) ha definito problematica la situazione dell’approvvigionamento di medicamenti d’importanza vitale. L’AEP ritiene che il peggioramento della situazione sia dovuto soprattutto alle ragioni riportate di seguito.
La penuria di antibiotici a livello internazionale, causata dalla pandemia di COVID-19 e dalle strozzature nella produzione dei principi attivi dovute ai lockdown, soprattutto in Cina. Questo problema di dimensioni globali e l’attuale ondata di contagi, diffusa e prolungata, fanno sì che anche in Svizzera l’offerta non sia più un grado di coprire la domanda.
I problemi di approvvigionamento che, a differenza degli scorsi anni, riguardano sempre più spesso le formulazioni orali e quindi il settore ambulatoriale (farmacie, studi medici e cure a domicilio) e non solo gli ospedali. Rispetto al settore ospedaliero, quello ambulatoriale è molto più difficile da controllare attraverso misure dell’AEP: oltre a interessare un numero maggiore di fornitori di servizi (medici e farmacie pubbliche), i canali di distribuzione (grossisti) non possono infatti più essere gestiti direttamente dai titolari dell’omologazione. I sistemi di elaborazione degli ordini dei grossisti sono quasi completamente automatizzati; controlli manuali e restrizioni sono quindi solo difficilmente applicabili.
Costante peggioramento dal 2019
Da ormai diversi anni la disponibilità di agenti terapeutici continua a peggiorare. Come dimostrano le statistiche del Centro di notifica dell’AEP, i titolari dell’omologazione sono tenuti a segnalare eventuali penurie di medicamenti d’importanza vitale al Centro di notifica. Dopo aver subìto una contrazione nei due anni di pandemia, nel 2022 il numero di segnalazioni sulla Piattaforma farmaci è aumentato di circa il 9 per cento rispetto al 2019. Nel 2022 è stata presentata una cifra record di più di 150 richieste di ricorso alle scorte obbligatorie. In circa 120 casi, il mercato ha potuto essere rifornito con beni provenienti dalle scorte obbligatorie. Il numero crescente di farmaci ritirati dal mercato complica inoltre la loro sostituzione. A essere sempre più colpiti sono i prodotti soggetti a monopolio. In questo contesto l’AEP ha definito «fortemente sotto pressione» la situazione dell’approvvigionamento di agenti terapeutici e ha già ordinato la liberazione di scorte obbligatorie.
L’AEP istituisce una task force
Come conseguenza del peggioramento della situazione, l’AEP sta mettendo a punto diverse misure con gli altri uffici coinvolti, in particolare con il Dipartimento federale dell’interno (DFI) e con il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS).
Come misure a breve termine è stata istituita la task force agenti terapeutici, che ha già cominciato i lavori sotto la guida del Delegato all’Approvvigionamento economico del Paese concentrandosi sulla ricerca di misure rapide ed efficaci. Si tratta di trovare una soluzione a singoli problemi di approvvigionamento e di ristabilire una situazione di distensione.
L’UFAE e l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) stanno discutendo misure a medio e lungo termine. Si tratta in particolare di individuare nel minor tempo possibile un numero più ampio di interruzioni, di gestirle con più facilità e di migliorare quindi la situazione del mercato in generale. L’obiettivo rimane quello di ridurre al minimo le interruzioni.