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Religione

Canale Fede e Ragione: Papa Francesco, il dramma delle persone senz’acqua, no a indifferenza del consumo

Papa Francesco 15 marzo 2017

Così il Pontefice all’Angelus di domenica 12 marzo 2023, in piazza San Pietro.

Il Papa, ha parlato del Vangelo della giornata, “uno degli incontri più belli e affascinanti di Gesù, quello con la samaritana”. Gesù e i discepoli si fermano ad un pozzo in Samaria, e quando arriva una donna il Signore le chiede di dargli da bere. Dio, che si è fatto uomo, come un uomo ha sete. E nella stessa affermazione “dammi da bere”, si avvicina a noi, si rende umano.

La sete di Gesù, però, spiega Papa Francesco, “non è solo fisica”, ma “esprime le arsure più profonde della nostra vita: è soprattutto sete del nostro amore”. Una sete non solo fisica, che si manifesterà di nuovo nel “momento culminante della passione, sulla croce; lì, prima di morire, Gesù dirà: «Ho sete».

Allo stesso tempo, spiega il Pontefice, “dammi da bere” ha un altro significato: . “queste parole non sono solo la richiesta di Gesù alla samaritana, ma un appello – a volte silenzioso – che ogni giorno si leva verso di noi e ci chiede di prenderci cura della sete altrui”. Sono tante le persone che ci dicono “dammi da bere”, le incontriamo “in famiglia, sul posto di lavoro, negli altri luoghi che frequentiamo”.

La loro sete è “sete di vicinanza, di attenzione, di ascolto”. Così come i fedeli hanno “sete della Parola di Dio” e la necessità “di trovare nella Chiesa un’oasi dove abbeverarsi”.

Allo stesso tempo “dammi da bere è l’appello della nostra società, dove la fretta, la corsa al consumo e soprattutto l’indifferenza, questa cultura dell’indifferenza generano aridità e vuoto interiore”.

Così come “è il grido di tanti fratelli e sorelle a cui manca l’acqua per vivere, mentre si continua a inquinare e deturpare la nostra casa comune; e anch’essa, sfinita e riarsa, ha sete“.

Papa Francesco ha concluso l’Angelus annunciando che Venerdì prossimo 17 marzo si recherà in una parrocchia di Roma per la Celebrazione penitenziale. E ha chiesto ai credenti di restare “uniti nella fede e nella solidarietà” con coloro che “soffrono a causa della guerra”, in particolare con “il martoriato popolo ucraino”.