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Arrivati in Svizzera i primi ricognitori telecomandati

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Arrivati in Svizzera i primi ricognitori telecomandati

Berna, 29.04.2022 – Sono arrivati in Svizzera i primi due droni del sistema di ricognitori telecomandati (ADS 15). Nel corso dei prossimi mesi saranno sottoposti a una prova in volo prima di essere consegnati alle Forze aeree entro il 2022.

I primi due droni e due stazioni di controllo a terra del sistema di ricognitori telecomandati (ADS 15) sono arrivati a Emmen in due forniture, il 21 e 26 aprile 2022, trasportati via mare e poi via terra da Israele alla Svizzera. Le forniture comprendono anche vari materiali destinati alla manutenzione e le sottounità necessarie per l’esercizio dell’ADS 15.

Assemblato il primo drone

Gli specialisti del costruttore Elbit hanno già assemblato il primo drone (immatricolazione D-11), che verrà sottoposto a un test di funzionamento prima di essere pronto per gli ulteriori test della prova in volo di armasuisse. Il secondo drone (immatricolazione D-14) seguirà lo stesso iter nei prossimi giorni.
Durante le settimane a venire, saranno integrati nell’infrastruttura svizzera i componenti del sistema consegnati, che saranno poi sottoposti in diverse tappe a un test di funzionamento con tutti i componenti al completo.

Primo volo nei cieli svizzeri a metà del 2022

Una volta conclusi i controlli del funzionamento dei due droni, vengono quindi create le condizioni per far sì che gli specialisti di armasuisse possano iniziare le prove al suolo e in volo. Questi test comprendono un controllo del sistema durante le prove di rullaggio sulla pista dell’aerodromo di Emmen, seguito dal volo inaugurale a metà del 2022 e da una serie di ulteriori voli di prova. Dopo il completamento della prova in volo e delle attività di omologazione da parte dell’autorità per l’aviazione militare MAA, i due droni saranno consegnati alle Forze aeree nel corso del secondo semestre, mentre i quattro restanti seguiranno entro la fine del 2023.

Sistema di ricognitori telecomandati 15 – ADS 15

L’ADS 15 è un sistema di ricognizione senza pilota né armi basato su droni, destinato a sostituire il sistema di ricognitori telecomandati 95 utilizzato nell’esercito fino alla fine del 2019, conforme allo stato della tecnologia degli anni ’80. La durata di utilizzo prevista dell’ADS 15 è di 20 anni. Il drone serve per la ricognizione della situazione e dell’obiettivo, ma se necessario può essere equipaggiato con altri sensori, ad esempio i radar di telerilevamento al fine di ottenere l’immagine della situazione al suolo o per la ricognizione elettronica. Questo sistema può essere utilizzato sia di giorno che di notte.
Con l’ADS 15 è possibile fornire i seguenti servizi:

  • sorveglianza di aree estese
  • ricerca, ricognizione e tracciamento di bersagli
  • contributi al quadro della situazione come pure alla protezione di infrastrutture
  • critiche e delle proprie forze.

Come nel caso del suo predecessore ADS 95, gli utenti sono servizi militari e civili come gli stati maggiori di condotta cantonali, gli organi di polizia e di salvataggio o il corpo delle guardie di confine.

Durante la difesa da un attacco militare, l’ADS 15 contribuisce alla condotta e al controllo delle azioni al suolo, soprattutto per l’appoggio di fuoco. Oltre ai ricognitori telecomandati, oggi sono adatti alla ricognizione aerea solo gli elicotteri dotati di sensori a infrarossi (Forward Looking Infrared, FLIR). Tuttavia, rispetto ai droni, non sono competitivi a livello economico (costi per ora di attività, durata di permanenza sulla zona d’impiego).

I droni sono mezzi resistenti, affidabili, a basso rischio e poco costosi per una presenza duratura su una zona d’impiego.

L’acquisto comprende sei droni, compresi i componenti al suolo, il simulatore e la logistica.