La Svizzera e il Ghana approvano il primo progetto finalizzato alla protezione del clima secondo l’accordo bilaterale.
La Svizzera e il Ghana hanno sottoscritto il 12 novembre 2022 un progetto finalizzato alla protezione del clima utile alla compensazione delle emissioni di gas serra dell’Amministrazione federale. In tal modo viene attuato il primo progetto volto alla protezione del clima da realizzare secondo l’Accordo di Parigi sul clima. Le basi a tal fine sono costituite dall’Accordo concernente la protezione del clima stipulato tra Svizzera e Ghana. Il progetto vuole promuovere nelle risaie del Paese africano metodi di coltivazione che producano meno emissioni di metano.
Per ridurre le emissioni dell’Amministrazione federale, il Consiglio federale ha approvato nel 2019 il «Pacchetto clima per l’Amministrazione federale», il cui scopo è consentire all’Amministrazione di ridurre entro il 2020 le proprie emissioni di gas serra in Svizzera del 50 per cento rispetto al 2006 e quelle del DDPS almeno del 40 per cento rispetto al 2001. Le emissioni residue dovranno essere compensate dal 2021 al 2030 con progetti di compensazione climatica la cui realizzazione è prevista all’estero. Il 12 novembre 2022 Svizzera e Ghana hanno sottoscritto il primo progetto in tal senso.
Il progetto intende promuovere nelle risaie del Paese africano metodi di coltivazione rispettose del clima che producano meno emissioni di metano. Il metano è un gas serra molto più nocivo del CO2. Il programma deve consentire di ridurre entro il 2030 emissioni di metano pari a oltre un milione di tonnellate di CO2 equivalenti. Ghana trarrà vantaggio dal progetto anche per il periodo successivo al 2030, poiché rafforzerà l’approvvigionamento alimentare con prodotti a minore impatto sul clima. L’attuazione è prevista nel quadro del programma di sviluppo delle Nazioni Unite.
Linee guida per la compensazione climatica
Per compensare con progetti all’estero le emissioni dell’Amministrazione federale occorre fare riferimento alle riduzioni delle emissioni riconosciute dall’Accordo di Parigi sul clima, che devono soddisfare le più elevate esigenze in materia di ambiente e diritti umani e fornire un ulteriore contributo alla sostenibilità.
L’Accordo impegna inoltre i due Paesi ad applicare un metodo volto a prevenire il doppio conteggio delle riduzioni delle emissioni. Questi criteri di qualità valgono anche per la compensazione climatica su base volontaria dell’Amministrazione federale. Il Consiglio federale ha centralizzato presso l’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) il compito di acquisire per conto dell’Amministrazione federale i certificati di riduzione delle emissioni.
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