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Economia e lavoro

Svizzera: esentare gli strumenti too big to fail delle banche dall’imposta preventiva per altri cinque anni

Gli strumenti “too big to fail” delle banche vanno esentati dall’imposta preventiva per altri cinque anni.

Berna, 28.10.2020 – Per mantenere la stabilità finanziaria, nella seduta del 28 ottobre 2020 il Consiglio federale ha deciso di prorogare sino a fine 2026 la validità dell’esenzione dall’imposta preventiva per gli interessi derivanti da strumenti «too big to fail» (TBTF). Ora il messaggio concernente la modifica della pertinente legge è sottoposto al Parlamento.

Per le banche, gli strumenti TBTF sono un mezzo importante per soddisfare le esigenze prudenziali in materia di fondi propri. Pertanto il Parlamento ha già approvato l’esenzione dall’imposta preventiva per gli interessi derivanti da strumenti TBTF sino a fine 2021. Prorogando la validità di tale disposizione derogatoria di cinque anni, il Consiglio federale intende rafforzare ulteriormente la stabilità finanziaria.

Secondo il Consiglio federale, a medio termine va data la preferenza a una più ampia riforma dell’imposta preventiva (rafforzamento del mercato del capitale di terzi). Al riguardo si è già svolta una procedura di consultazione. Poiché il suo esito è stato controverso, questa riforma non potrà entrare in vigore nel 2022. La proroga dell’esenzione dall’imposta preventiva per gli strumenti TBTF a partire dal 2022 sino a fine 2026 conferisce alle banche stabilità in questo ambito. La maggioranza dei partecipanti alla procedura di consultazione si è espressa a favore di questa soluzione.

Link Consiglio Federale svizzero.

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