Lamorgese alle donne: denunciate le violenze, lo Stato è con voi, sempre.
«Abbiate fiducia nelle istituzioni, nella magistratura, nelle Forze di polizia, al vostro fianco sempre, e denunciate, denunciate chi non rispetta il vostro essere donna, la vostra personalità».
Un appello forte quello che il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese rivolge in un video- messaggio a tutte le donne, troppo spesso «uccise, ferite, oltraggiate, dentro e fuori le mura domestiche», nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Una giornata molto importante, sottolinea con forza ancora il ministro, anche per il nostro Paese, nel quale ancora «tanti, troppi episodi criminali contro le donne vengono registrati».
«Una società rinnega se stessa se si volta dall’altra parte e non interviene prontamente e con fermezza contro questi episodi» dichiara il ministro Lamorgese, ricordando a tutte le donne che hanno uno strumento in più, l’app YouPol della Polizia di Stato, che consente di contattare, anche e soprattutto nelle situazioni di pericolo, gli operatori consentendo loro di localizzare immediatamente le vittime e intervenire. Da scaricare subito – è gratuita e semplice da utilizzare – sperando di non doverla usare mai.
I dati sui reati a un anno dal “Codice rosso”
Nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, inoltre, la direzione centrale della Polizia criminale del dipartimento della Pubblica sicurezza ha pubblicato i dati sul fenomeno della violenza di genere, raccolti nel dossier “Un anno di Codice rosso. Reati spia e femminicidi”.
Il lavoro compie una analisi di questo tipo di reati a poco più di un anno dall’entrata in vigore della legge n. 69/2019 sul “Codice rosso”, che ha modificato il codice penale e di procedura penale e introdotto specifiche misure a tutela delle vittime di violenza domestica e di genere.
Tra i reati di nuova introduzione che hanno fatto registrare più trasgressioni, spesso sfociate in comportamenti violenti nei confronti delle vittime, ci sono le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare o del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa o della misura dell’allontanamento d’urgenza dalla casa familiare: 1.741 nel periodo 9 agosto 2019-8 agosto 2020. Sul cosiddetto revenge porn, la diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti, dei 718 reati denunciati, l’81% ha riguardato vittime di sesso femminile.
Per quanto riguarda invece i “reati-spia“, indicatori di situazioni di violenza di genere, come lo stalking, nei primi nove mesi del 2020 emergono numeri inferiori rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che risentono evidentemente della difficoltà di denunciare nel lockdown. La fascia d’età più colpita è quella tra 31 e 44 anni con una prevalenza (80%) di vittime italiane.
Rispetto agli omicidi di donne, nei primi 9 mesi del 2020 si registra un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita del 3% (88 donne uccise nel 2020 a fronte di 82 del 2019).
Stesso trend in aumento se si considerano le vittime in ambito familiare/affettivo che passano da 68 a 77 (più 13,2%), uccise in prevalenza da partner o ex partner (solo per il 28% nel 2020 per mano di genitori o figli).I moventi più frequenti risultano liti e motivi passionali. La fascia più colpita è quella delle over 65, il 30% del totale delle vittime.