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Diritti umani, Istituzioni e Diritti

Svizzera: pari rappresentanza di sessi e minoranza linguistiche

Prescrizioni sulla rappresentanza delle comunità linguistiche e dei sessi negli organi direttivi superiori di imprese e istituti parastatali.

Il Consiglio federale si adopera per un’equa rappresentanza delle comunità linguistiche e dei sessi negli organi direttivi superiori di imprese e istituti parastatali. Nella sua seduta del 25 novembre 2020 ha stabilito a tal fine nuove prescrizioni che entreranno in vigore il 1° gennaio 2021.

Il Consiglio federale intende provvedere affinché le comunità linguistiche e i sessi siano rappresentati in modo equo negli organi direttivi superiori di imprese e istituti parastatali. A tale scopo ha riesaminato la regolamentazione vigente e, nella sua seduta del 25 novembre 2020, ha deciso di rinnovare le sue prescrizioni applicabili agli organi direttivi superiori di cui all’articolo 2 capoverso 2 dell’ordinanza sulla retribuzione dei quadri. Il rapporto del Consiglio federale sulla retribuzione dei quadri all’attenzione della Delegazione delle finanze delle Camere federali ne illustra annualmente l’evoluzione.

Gli attuali valori di riferimento per la rappresentanza delle comunità linguistiche corrispondono ai risultati della rilevazione strutturale del censimento federale della popolazione del 2010. Negli ultimi dieci anni la ripartizione delle lingue nazionali nella popolazione residente permanente in Svizzera è cambiata. Per questo motivo, dal 1° gennaio 2021 i valori di riferimento saranno adeguati come segue (tra parentesi figurano i valori di riferimento attuali): tedesco 62,2 per cento (65,5%); francese 22,9 per cento (22,8%); italiano 8,0 per cento (8,4%) e romancio 0,5 per cento (0,6%).

Per la rappresentanza di entrambi i sessi l’obiettivo del 30 per cento è stato ora aumentato al 40 per cento. La quota applicabile alle imprese e agli istituti parastatali è quindi superiore a quella prevista per le imprese quotate in borsa (quota: 30%). Le imprese e gli istituti parastatali dovranno raggiungere questa quota minima al più tardi entro la fine del 2023. Nel sottoporre le proposte per l’elezione di un nuovo membro negli organi direttivi superiori, i Dipartimenti sono tenuti a commentare eventuali scostamenti dai valori di riferimento e dalla quota posta come obiettivo.

Link Consiglio Federale svizzero.