Prima tappa del viaggio nei Paesi baltici: visita ufficiale del consigliere federale Ignazio Cassis in Lettonia.
Berna, 05.07.2021 – È cominciato con una visita ufficiale in Lettonia il viaggio del consigliere federale Ignazio Cassis nei Paesi baltici. Nel 2021 ricorrono due importanti anniversari per le relazioni tra la Svizzera e questi Stati: cento anni fa la Svizzera ne riconosceva l’indipendenza mentre 30 anni fa, dopo il crollo dell’Unione Sovietica, le relazioni diplomatiche con Lettonia, Estonia e Lituania venivano riallacciate. Il 5 luglio, a Riga, il consigliere federale Ignazio Cassis è stato accolto dal presidente lettone Egils Levits, dal ministro degli esteri Edgars Rinkēvičs e dalla presidente del Parlamento Ināra Mūrniece, con i quali ha parlato soprattutto di politica europea. La Lettonia è la prima tappa del viaggio del capo del DFAE, che in visiterà seguito l’Estonia e la Lituania. In quest’ultimo Paese, Ignazio Cassis parteciperà anche alla conferenza sulla riforma ucraina.
A Riga, le due parti hanno aperto l’incontro ricordando le relazioni bilaterali già buone tra la Lettonia e la Svizzera, manifestando comunque l’intenzione di approfondirle ulteriormente. C’è ancora un ampio margine di miglioramento, in particolare in campo economico, dato che gli scambi commerciali tra Svizzera e Lettonia sono relativamente modesti e potrebbero essere incrementati.
Il consigliere federale Cassis ha ribadito gli obiettivi in materia di politica europea della Svizzera – che rimarrà un partner serio e affidabile dell’Unione europea (UE) anche senza accordo istituzionale – e ha illustrato la posizione svizzera dopo la decisione del Consiglio federale del 26 maggio 2021. Nei colloqui si è parlato anche del secondo contributo svizzero ad alcuni Stati membri dell’Unione europea, tra cui la Lettonia. Il Consiglio federale si sta adoperando affinché il Parlamento sblocchi al più presto i fondi e si giunga rapidamente a una finalizzazione del memorandum d’intesa con l’UE.
Preoccupazione per la crescente polarizzazione tra Est e Ovest
I colloqui si sono soffermati anche sulla pandemia di coronavirus e sulla sua gestione. Il consigliere federale Cassis ha sottolineato quanto siano importanti, in questi tempi, la solidarietà e la collaborazione per i Stati europei come la Svizzera e la Lettonia. «Insieme, queste sfide possono essere superate più facilmente e in modo più efficiente», ha dichiarato il capo del DFAE. È stata anche affrontata la situazione nei due Paesi confinanti con la Lettonia, la Russia e la Bielorussia. Il ministro degli esteri svizzero ha espresso preoccupazione per la crescente polarizzazione tra Est e Ovest e per il deterioramento della situazione dei diritti umani in Bielorussia. Le due parti a colloquio hanno infine discusso della Cina, e il consigliere federale Cassis ha colto l’occasione per presentare la Strategia Cina della Svizzera.
Legami tra il Ticino e la Lettonia
Nel suo viaggio, il capo del DFAE è accompagnato dalle consigliere nazionali Lilian Studer e Corina Gredig. La delegazione ha visitato l’Ambasciata di Svizzera a Riga che, oltre alla Lettonia, cura gli interessi del nostro Paese anche in Estonia e Lituania. Nell’ambito del programma ufficiale, il consigliere federale Cassis ha deposto fiori ai piedi del Monumento alla libertà e ha visitato il Museo dell’occupazione, che ricorda l’occupazione della Lettonia da parte della Germania nazista e dell’Unione Sovietica.
Durante la sua visita alla Biblioteca nazionale, invece, il capo del DFAE ha ricordato i legami stretti tra la Lettonia e il Ticino, suo Cantone di origine. L’architettura di questo edificio, infatti, è stata ispirata dai versi del poeta nazionale Rainis che, con la moglie Aspazija, ha trascorso 15 anni in esilio a Castagnola, vicino a Lugano, prima di ritornare nel suo Paese, divenuto indipendente, nel 1920.
Sono trascorsi sette anni dall’ultima visita ufficiale di un ministro degli esteri svizzero in Lettonia (2014). Il viaggio nei Paesi baltici prevede una tappa nella capitale estone Tallinn, prima di proseguire verso la Lituania.