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Lamorgese al Consiglio Affari interni Ue: Italia in prima fila per il corretto uso dei fondi Next generation

ministro Luciana Lamorgese

Il ministro dell’Interno Lamorgese al Consiglio Affari interni Ue: Italia in prima fila per il corretto uso dei fondi Next generation.

9 Dicembre 2021 – Il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, ha partecipato a Bruxelles al Consiglio Affari lnterni della Ue che ha affrontato come primo punto dell’ordine del giorno il tema della prevenzione dell’infiltrazione della criminalità organizzata nell’economia legale e, in particolare, nel ciclo dei finanziamenti previsti dal Next Generation Ue.

«Siamo consapevoli che il nostro lavoro è appena iniziato e che durerà per l’intero periodo di attuazione del Next Generation UE», ha detto la responsabile del Viminale davanti ai colleghi europei. «L’Italia ha sempre ritenuto prioritario il rafforzamento degli strumenti di prevenzione e per i prossimi anni dobbiamo evitare che il patrimonio informativo di ciascun Paese resti chiuso all’interno dei confini nazionali. In questa prospettiva, il nostro Paese sarà sempre impegnato in prima fila come abbiamo già dimostrato aderendo all’iniziativa di Europol che, proprio a Roma, ha lanciato un gruppo di lavoro dedicato alla corretta utilizzazione dei fondi del Next Generation, e all’operazione ‘Sentinel’ della stessa agenzia che coinvolge 18 Stati membri».

Sulla crisi in atto al confine esterno orientale della Ue con la Bielorussia, il Consiglio ha discusso anche le proposte della Commissione per fronteggiare i flussi migratori utilizzati come strumento di attacco ibrido.

«L’Italia  – ha osservato la responsabile del Viminale, riferendosi alle rotte dei migranti irregolari da tempo strutturate nel Mediterraneo centrale – pur comprendendo le ragioni di Paesi come la Polonia, la Lituania e la Lettonia, chiede all’Unione europea di calibrare i suoi interventi  alle diverse situazioni operative, alle caratteristiche specifiche dei flussi e al numero complessivo degli immigrati interessati, tenendo sempre conto della diversità sostanziale tra frontiere esterne terrestri e quelle marittime».