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Istituzioni e Diritti

Il saluto del presidente Draghi ai Ministri e ai Sottosegretari

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Consiglio dei Ministri del 10 ottobre: il saluto del presidente Draghi ai Ministri e ai Sottosegretari

Ieri, Lunedì 10 ottobre 2022 si è svolto a Palazzo Chigi il del Consiglio dei Ministri. Al termine della riunione, il Presidente Draghi ha rivolto ai Ministri e ai Sottosegretari un sentito ringraziamento per il lavoro svolto, ricordando le principali azioni intraprese e invitandoli ad agevolare una transizione ordinata con il prossimo Governo.

L’intervento del Presidente Draghi

Voglio ringraziare tutti voi per il lavoro che avete svolto in questo anno e mezzo.
Avete fronteggiato una pandemia, una crisi economica, una crisi energetica, il ritorno della guerra in Europa. Avete organizzato la campagna vaccinale, scritto e avviato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, approvato un numero enorme di misure di sostegno economico. Dall’organizzazione dei vertici G20 al sostegno immediato e convinto all’Ucraina, avete reso l’Italia protagonista in Europa e nel mondo. Il merito è del vostro entusiasmo, della vostra professionalità, del vostro spirito di collaborazione – tra voi, con gli altri organi dello Stato, con gli enti territoriali.

L’unità nazionale è, per forza di cose, un’esperienza eccezionale, che avviene soltanto nei momenti di crisi profonda.  Mantenerla, come avete fatto, per molti mesi, richiede maturità, senso dello Stato, e anche un bel po’ di pazienza. I cittadini si aspettavano molto da voi – e voi li avete serviti al meglio. Potete essere orgogliosi di quanto fatto, dei risultati che avete raggiunto, dei progetti che avete avviato e che altri sapranno completare.

Tra qualche settimana, su questi banchi siederà il nuovo esecutivo, espressione del risultato delle elezioni che si sono appena tenute. Vi rinnovo l’invito ad agevolare una transizione ordinata, che permetta a chi verrà di mettersi al lavoro da subito. Lo dobbiamo alle istituzioni di cui abbiamo fatto parte, ma soprattutto lo dobbiamo ai cittadini. I governi passano, l’Italia resta. Grazie.