Previsioni riguardanti l’asilo per il 2023: la SEM ha informato i Cantoni.
Berna-Wabern, 24.01.2023 – La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) ha comunicato ai Cantoni le sue previsioni riguardanti l’asilo per il 2023. Secondo i due scenari più probabili verranno presentate tra le 24 000 e le 40 000 nuove domande d’asilo. Il numero di domande depositate nel 2023 dipenderà in particolare dall’evolversi della migrazione che dalla Turchia passa per la rotta balcanica e di quella diretta verso l’Italia. In data odierna i membri dello Stato maggiore speciale Asilo (SONAS) hanno preso atto delle previsioni per il 2023.
Nel 2022 circa 24 500 persone hanno presentato domanda d’asilo in Svizzera, facendo registrare un aumento di circa il 64 per cento rispetto al 2021. Inoltre, poco meno di 75 000 profughi fuggiti dall’Ucraina hanno fatto domanda per lo statuto di protezione S. I principali Paesi di provenienza dei richiedenti l’asilo sono stati l’Afghanistan e la Turchia. L’aumento delle domande si spiega soprattutto con l’intensificarsi della migrazione lungo la rotta balcanica e con la fine delle restrizioni di viaggio dovute alla COVID-19. Anche per il 2023 la SEM prevede un numero elevato di nuove domande d’asilo, al di sopra della media. Secondo lo scenario definito «medio», quello più probabile, si registrerebbero 27 000 nuove domande (+/- 3000), mentre in base a quello definito «alto», quasi altrettanto probabile, le domande depositate sarebbero 35 000 (+/- 5000).
Saranno determinanti l’evoluzione della migrazione in provenienza dalla Turchia verso Grecia e Bulgaria e del conseguente flusso migratorio lungo la rotta balcanica, nonché la migrazione che, sempre dalla Turchia, arriverà direttamente in Italia via mare. Si riveleranno decisive anche l’entità del flusso migratorio dall’Africa settentrionale verso l’Italia meridionale o da Stati esentati dall’obbligo di visto (come Georgia, Venezuela o Colombia) verso l’Europa e la prassi dei Paesi confinanti con la Svizzera in materia d’asilo e di rimpatrio. Tutti gli scenari per il 2023 prevedono che in un primo momento il numero di nuove domande d’asilo diminuirà, per poi aumentare in primavera e in estate. Verso fine anno si prevede nuovamente un calo delle domande.
Confederazione e Cantoni continueranno a collaborare strettamente
È difficile formulare previsioni a lungo termine per quanto riguarda le persone in cerca di protezione provenienti dall’Ucraina. Nello scenario più probabile la SEM prevede che fino a fine marzo 2023 saranno depositate ogni mese tra le 2500 e le 5000 domande per ottenere lo statuto S. In seguito questo numero potrebbe calare in modo continuo e, se la guerra in Ucraina dovesse proseguire con l’intensità attuale, nell’autunno 2023 potrebbero giungere tra le 1000 e le 1500 domande al mese. La Confederazione (grazie al sostegno fornito alla SEM dall’esercito, dal servizio civile e dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini UDSC), i Cantoni, le città e i Comuni continueranno a collaborare strettamente per superare le grandi sfide che la Svizzera dovrà affrontare anche nel 2023. L’organo competente in materia continuerà a essere il SONAS, sotto la guida della segretaria di Stato della migrazione.